L’Incoronata è ancora un gioiello d’arte “ammalato”

Le “ferite” hanno lasciato il segno, con decorazioni danneggiate e volte scolorite. Il tempio civico dell’Incoronata, gioiello del Rinascimento lombardo, è maltrattato dall’umidità. Basta entrare in chiesa, uno straordinario “scrigno d’oro”, per notare il velo di bianco che sta intaccando alcuni elementi artistici.

La minaccia resta il microclima interno, che aveva portato la scorsa estate ad abbandonare ogni tentativo di restauro conservativo: era stato smontato il ponteggio e da allora non risultano altre iniziative per ridare lustro all’edificio di culto, da tutti ritenuto la principale attrazione turistica del capoluogo. Il problema dell’umidità all’interno del tempio civico risale al passato, ma sull’origine precisa le cause restano ancora da chiarire. Nell’ottobre del 2014 il Comune di Lodi (proprietario della chiesa) aveva dato al Politecnico di Milano (laboratorio di diagnostica e indagini sui materiali del costruito) un incarico per effettuare indagini diagnostiche, con prove termografiche, monitoraggio statico automatico con controllo in remoto, rilievi con laser scan e prove georadar con antenna di media frequenza.

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