L’ex Cava di Boffalora ormai è terra di nessuno e intanto i rifiuti si accumulano

La zona, molto frequentata dai bagnanti, è al confine tra tre Comuni e deve fare i conti con inciviltà e disprezzo

Una terra di mezzo, incastonata tra tre comuni e in cui la massima inciviltà e disprezzo di ciò che la natura dona regnano incontrastati. Nessun riferimento a l Signore degli Anelli di Tolkien, quando si parla della terra di mezzo, ma piuttosto al “paradiso” lungo le sponde dell’Adda preso d’assalto d’estate e lasciato spesso, se non sempre, in preda ad accumuli di rifiuti.

Non è andata diversamente anche recentemente nell’area che si estende nei pressi dell’ex Cava, tra Boffalora, Lodi e Montanaso. A testimoniarlo anche le tante foto scattate da alcuni lettori, ormai esasperati dalla negligenza e dall’assoluta mancanza di rispetto per il bene pubblico. «Anzi, veniamo anche insultati proprio da quelle persone a cui diciamo che quello che stanno facendo non andrebbe fatto» racconta un lettore.

Sacchi stracolmi di rifiuti, bottiglie gettate a terra e che strabordano dai bidoni nel parcheggio sterrato dove sostano le automobili, a poche decine di metri dal fiume, nel pieno del Parco Adda Sud. Non mancano anche gli ombrelloni rotti, le sdraio sfondate, e tutta una serie di accessori da spiaggia lasciati in mezzo alla vegetazione. «Tanto qualcuno le porterà via» penseranno.

La situazione però è ormai insostenibile per molti residenti di Boffalora e Lodi, o semplicemente persone che amano passeggiare e passare in bicicletta da quelle aree, e ora chiedono controlli più serrati durante i fine settimana estivi «per dare delle multe esemplari».

L’area della ex Cava si trova all’interno del Parco Adda Sud. L’ente di viale Dalmazia ha a sua disposizione una serie di volontari, come ricorda il presidente Francesco Bergamaschi, «sono circa settanta le Guardie ecologiche volontarie che svolgono servizio all’interno del territorio del Parco Adda Sud. Tra i loro principali compiti c’è la collaborazione proprio nella lotta contro l’abbandono dei rifiuti, affiancata alla partecipazione all’attività di pulizia organizzate da Comuni e associazioni». Rimane però il dubbio da parte dei residenti su chi debba veramente intervenire, oltre che per pulire, anche per sanzionare gli incivili.

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