Lavori in via Marsala, negozianti furiosi

Il cantiere di via Marsala soffoca il commercio della zona. Ed esaspera i negozianti, i quali hanno deciso di farsi sentire, sostenuti dall’Unione del commercio. Il portavoce della protesta è Angelo Tavazzi, storico commerciante della città del Barbarossa, all’insegna del motto “questa non è una strada di serie B”. «Siamo messi male - sottolinea Tavazzi, anche a nome dell’associazione di categoria -, perché stiamo attraversando un periodo di difficoltà e da qualche mese si aggiungono i disagi causati dai lavori».

I titolari delle attività che si snodano tra via Marsala, via XX Settembre e via San Martino riconoscono che la manutenzione stradale sia fondamentale ma chiedono interventi più veloci e, soprattutto, una segnaletica più chiara. «Non è colpa degli operai - precisano -, abbiamo notato che a volte ci sono solo due persone per portare avanti il lavoro, però se tutto fosse stato risolto prima di settembre sarebbe stato meglio».

Super Rapid, le cui vetrine si affacciano su via Marsala e via San Martino, punta il dito contro la segnaletica insufficiente: «I clienti ci chiamano per chiederci come fare per raggiungerci in macchina - dicono i titolari -, in realtà è possibile percorrere il breve tratto di corso Roma, una soluzione anche comoda ma quasi nessuno è consapevole di questa possibilità».

«Forse non tutti se ne rendono conto - aggiunge Tavazzi - ma in questa zona del centro ci sono diverse attività commerciali». Tavazzi si riferisce a copisteria, bar gelateria ed erboristeria, salumiere, prestinaio, fruttivendolo e calzolaio.

I negozianti sollevano un’altra questione: il traffico, che nelle ore di punta è così insostenibile da creare un vero e proprio “tappo” al Belfagor e lungo via XX Settembre. «Ci sembra di essere tagliati fuori dal mondo - fanno sapere nella piccola bottega che vende salumi e formaggi -, il cantiere certamente ci penalizza. Dal momento che via Marsala è chiusa e che in città ci sono anche altri lavori in corso, il traffico in via XX Settembre è diventato impossibile».

Tra i commercianti c’è chi si lamenta non solo dei disagi ma anche del fatto che nonostante la situazione alcuni clienti abbiano preso la multa per un parcheggio (temporaneo) in divieto di sosta: «Hanno posteggiato l’auto solo per caricare i cartoni pesanti con la merce acquistata e si sono ritrovati la sanzione, non ci è sembrato molto corretto, anche perché l’avrebbero spostata subito».

Sull’argomento interviene il segretario dell’Unione del commercio, Bruno Milani: «Capisco perfettamente il disagio dei commercianti - commenta -, questo è un momento di grande difficoltà e ciò che può essere sopportato in una situazione normale adesso diventa oggetto di discussione e provoca malumore. I negozianti temono che in questo modo la potenziale clientela si allontani. È vero che il Comune comunica anche attraverso le conferenze stampa le notizie relative agli interventi ma forse gioverebbe un contatto più diretto con gli esercenti, inquadrando la tempistica dei lavori».

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