L’Atlante demografico del Lodigiano e del Sudmilano: culle sempre più vuote, ma popolazione in crescita (Il link per scaricare lo studio completo di 24 pagine)
Presentata giovedì sera nella sede della Provincia di Lodi la ricerca de «il Cittadino» e Fondazione Comunitaria
È un Lodigiano a due velocità quello che è partito all’inizio del nuovo millennio per arrivare al traguardo del 31 dicembre del 2023.
Lo studio completo https://edicoladigitale.ilcittadino.it/vnp/pageflip/swipe/speciali/20240509speciali
La prima parte del percorso demografico, dal 2000 al 2010, è stata fatta innestando la quarta: la popolazione residente in provincia è cresciuta di 28mila e 500 unità. Da fine 2010 ad oggi, invece, il motore è andato avanti con il freno a mano tirato: i nuovi residenti in provincia sono stati solo poco più di 5mila.
Analoga situazione per il Sudmilano, che dal 2000 al 2023 si è ritrovato con 25mila e 398 residenti in più. Anche qui però la crescita è stata più intensa nella prima decade del millennio e dimezzata nel periodo successivo.
L’intervento di Papagni
La fotografia sulle dinamiche demografiche di provincia è dintorni è stata scattata ieri, nella sala dei Comuni di palazzo San Cristoforo, dal già vicedirettore del Cittadino Aldo Papagni . Intervenuto nel corso del pomeriggio dedicato alla presentazione dell’Atlante demografico del Lodigiano e Sudmilano, sviluppato dal Cittadino in collaborazione con la Fondazione Comunitaria, Papagni ha fatto luce anche sull’assetto di inverno demografico che ci riguarda da vicino. Il Lodigiano, infatti, è un territorio che sta invecchiando. Il primo gennaio di quest’anno gli over 65 in provincia erano più di 50mila, il 22,6% della popolazione. A fine 2019 erano il 21,9%. In poco più di 20 anni, la fascia di popolazione “matura” è aumentata di 15mila unità. Allo stesso tempo, al primo gennaio del 2024 gli under 15 erano circa 29mila, ossia il 12,9% della popolazione provinciale. Solo quattro anni fa erano 31mila e 188.
«Va detto tuttavia che rispetto alle altre province la situazione nel Lodigiano è migliore - ha sottolineato Papagni -. Solo Bergamo fa leggermente meglio, le altre province hanno una percentuale di over 65 superiore tanto che la media regionale è del 23,5%. Dei 60 comuni della provincia di Lodi 43 presentano una percentuale di over 65 superiore al 20%».
Sudmilano, la situazione
Nel Sudmilano, compreso San Colombano, nel terzo millennio si è passati dai 152mila 281 abitanti del 31 dicembre 2000 ai 177mila 677 di fine 2023, con un incremento del 16,67%: «Un andamento allineato a quello della confinante provincia di Lodi. Da segnalare il boom di Carpiano e Tribiano, cresciuti di oltre il 70%. Tra i centri maggiori i più dinamici sono San Giuliano, che ha aumentato la popolazione di un quarto, e Mediglia, cresciuta di un quinto».
La natalità sudmilanese nel 2023 per i 15 comuni ha fatto registrare 1355 nuovi nati, 61 in più rispetto all’anno precedente. Una piccola inversione di tendenza dopo la flessione iniziata a partire dal 2009, quando si era registrato il picco di 1867 neonati. Il trend è simile a quello Lodigiano, ma i tassi di natalità sono migliori.
Lodigiano, culle vuote
Nel Lodigiano infatti le culle sono sempre più vuote: «Nel 2013 sono stati iscritti per nascita alle anagrafi dei comuni lodigiani 1mila 518 bambini. Nel 2009, quando si è invertita la tendenza al rialzo che ha caratterizzato il primo decennio erano stati 2mila 446. In meno di 15 anni abbiamo perso oltre 900 nati. Il tasso di natalità è sceso sotto la soglia critica del 7 per mille, al 6,63: sei nati e mezzo ogni mille abitanti».
L’afflusso di stranieri
Non va però dimenticata l’importanza dell’afflusso di stranieri: «Il contributo delle famiglie straniere alla natalità territoriale è sempre stato significativo e lo è ancora. Anche oggi la componente straniera della popolazione presenta un tasso di natalità doppio rispetto al totale generale: oltre il 14 per mille negli ultimi cinque anni contro poco più del 7 complessivo. Ed a proposito di migrazioni, dall’anno 2000 ad oggi la provincia di Lodi si è sempre confermata un territorio attrattivo, circostanza che ha portato ad un costante incremento della popolazione in arrivo da altre aree territoriali, a compensare parzialmente il calo della natalità domestica. Dal 2013 al 2022 hanno ottenuto la residenza in provincia di Lodi, provenendo da altre parti d’Italia, 38mila 667 persone, delle quali 25mila 611 sono arrivate da altre province della Lombardia e 13mila 056 da altre regioni. Nello stesso periodo hanno lasciato il Lodigiano 35mila 509 residenti, dei quali 23mila 675 sono rimasti sul territorio della Lombardia e 11mila 874 ne hanno invece varcato il confine».
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