
L’allarme dell’Adica: i posti nel canile di Lodi sono esauriti
ANIMALI Le proposte dell’associazione per invertire un trend insostenibile
È allarme al canile dell Adica a Lodi: l’associazione per la difesa del cane aveva già dato l’allarme un anno fa, ora i posti disponibili sia al canile rifugio che a quello sanitario sono esauriti.
«Più del 70% dei cani ricoverati sono molossi - spiega Roberta Vignioli, presidente di Adica - che non condividono il box con altri cani. Purtroppo, pur essendo la maggior parte di essi docilissimi con le persone, sono vittime di quell’onda mediatica di generalizzazione che ha gettato su di loro un certo pregiudizio ed è difficile trovare adozioni».
Inoltre, secondo Adica, la pratica di adottare i cani tramite annunci online, spesso con staffette illegali, allontana le persone da adozioni consapevoli e da supporto post adozione, che solo un canile presente fisicamente sul territorio può dare. In questo modo, spesso le persone si ritrovano ad adottare cani non adatti alle loro necessità e competenze, magari difficili da educare e gestire, e spesso un gesto di amore rischia di trasformarsi in un incubo, con conseguenze negative per la famiglia e per l’animale, che rischia di andare ad accrescere la “folla” dei cani del canile.
«Per scongiurare la reale eventualità - prosegue Roberta Vignoli - che le Amministrazioni Comunali e ATS debbano trovare altre strutture ricettive, spesso a costi che si aggirano a più del doppio di quelli del Canile di Lodi, abbiamo chiesto un intervento urgente e coordinato tra il Dipartimento Veterinario ATS Milano Città Metropolitana, Amministrazioni Comunali e Provincia di Lodi».
Queste le proposte di Adica:
1- Verifica incrociata dei nominativi e richiesta di informazioni dettagliate riguardo il ritrovamento da parte di privati cittadini di cani randagi: spesso al nostro arrivo gli animali sono su automobili o nelle abitazioni.
In particolare l’associazione segnala alcune recenti situazioni anomale , il cui ritrovamento potrebbe essere riconducibile a staffette di cani provenienti dal Sud Italia o da privato:
Comune di Merlino: 2023 un cane adulto, 3 cuccioli dicembre 2024, 3 cuccioli maggio 2025, un cucciolo giugno 2025;
Comune di Comazzo: 2023 due cani ritirati da privato (non randagi), 2024 due cani adulti, di cui uno affetto da Leishmaniosi, non tipica del nostro territorio e due cuccioli, 2025 due adulti;
Comune di Livraga: 2023 nessun cane, 2024 un cane, da febbraio a giugno 2025 due cani adulti e 8 cuccioli;
Comune di Lodi Vecchio: 2022 due adulti; 2023 nessun cane, 2024 tre adulti, 2025 due adulti.
E siamo solo a metà anno!
2- Verifica periodica a campione dell’avvenuta applicazione del microchip ai cani presenti sul territorio.
3- campagna di pubblicizzazione e sensibilizzazione, in merito a: obbligo del microchip (anche presso Dipartimento Veterinario ATS Milano Città Metropolitana), controlli a campione e adozioni consapevoli, tramite volantinaggio casa per casa e azienda per azienda ( le cui spese di grafica, stampa e distribuzione sono già coperte da un privato, amico di A.DI.CA.) e siti comunali.
4- incontri informativi periodici su tutto il territorio in collaborazione con Dipartimento di Etologia dell’Università Statale di Milano e Ordine dei Medici Veterinari (razze, benessere animale, adozioni consapevoli e normative).
© RIPRODUZIONE RISERVATA