L’Airbus con il nome di Ada Negri

Il nome di Ada Negri viaggia in cielo. A bordo di un aereo. Meno rumoroso e meno inquinante degli altri. Alitalia ha dedicato uno dei suoi nuovi airbus alla poetessa lodigiana. Si tratta dell’A320S, definito “environment friendly”, ad ambiente amichevole. Lungo 37,6 metri, con una apertura alare di 34,1, ha circa 150 posti e una velocità di crociera di 850 chilometri orari. Usato su voli europei e nazionali di medio e corto raggio, il velivolo targato Ei-Dta, porta il nome della nostra poetessa nei cieli degli altri paesi. Tra Milano e Cagliari, Amsterdam, Parigi e Londra.

Tutti i nuovi airbus di Alitalia sono dedicati a un poeta o a uno scrittore.

Nell’elenco sono già entrati Elio Vittorini, Tomasi di Lampedusa, Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni, Emilio Salgari, Antonio Fogazzaro, Dante Alighieri, ma anche il Boccaccio, il Petrarca e l’Ariosto e poi un’altra donna, Elsa Morante. Gianluigi Rozza, ingegnere di Vidardo, docente e stretto collaboratore di Alfio Quarteroni al Politecnico di Losanna, ha volato a bordo dell’Ada Negri e non è rimasto indifferente. «Credo sia la prima volta che in qualche modo il nome di Lodi e del Lodigiano voli con Alitalia – commenta il ricercatore -. È un aereo di nuova concezione da un punto di vista ambientale, in qualità di ingegnere aeronautico, dico anche a rumore e inquinamento ridotto. Molto confortevole ed elegante negli interni, con colori molto tenui, ben illuminato e una cabina decisamente rilassante. Ogni posto è dotato di un monitor personale. Vedere un velivolo dedicato ad Ada Negri mi ha fatto molto piacere “Donna che fosti della mia terra”. Non nascondo che da molto inseguo anche il sogno che un velivolo venga dedicato a Francesca Cabrini, altra grande donna lodigiana...ma bisognerà aspettare. Una grande viaggiatrice come lei da tempo si sarebbe dovuta meritare un aeroporto (che non le è stato mai dedicato) ma anche un aereo che porta il suo nome nel mondo: dalla Cina (suo grande sogno) agli Stati Uniti, dove tutti la conoscono. Non ho mai capito nemmeno perché è stato dedicato un aereo alla piazza di Vigevano e non a quella di Lodi che lo merita».

È tradizione della (ex) compagnia di bandiera, infatti, dare nomi evocativi ai propri aeromobili. Ogni famiglia di aerei ha nomi che si riferiscono a categorie diverse: i Boeing 777 sono dedicati alle più belle località turistiche (da Taormina a Positano, Sestriere e Ostuni); i Boeing 767 sono dedicati agli esploratori (Marco Polo, Umberto Nobile, Cristoforo Colombo, Giovanni da Verrazzano, Amerigo Vespucci....). I nuovi Embraer E190 ai parchi nazionali, gli E145 ai premi Nobel italiani, gli Airbus A319 alle isole e gli A321 alle piazze d’Italia. I recenti Airbus A330 di lungo raggio, invece, portano i nomi dei grandi pittori e scultori da Bernini a Giotto.

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