L’Adda e il Po ora fanno paura

(Aggiornamento ore 23.50 del 12 novembre) Aperto l’ufficio di protezione civile a Lodi. Secondo i tecnici ci sono «aumenti spaventosi nel monitoraggio dei fiumi affluenti».

(Aggiornamento ore 23.30 del 12 novembre) Sotto la pioggia battente, decine di persone si accalcano nei pressi del ponte Bonaparte per osservare il livello del fiume, che al momento si attesta a 97 centimetri sopra lo zero idrometrico.

Alle ore 23 anche il sindaco Simone Uggetti, accompagnato dagli assessori Sergio Tadi e Simone Piacentini, è arrivato sul posto per monitorare la situazione.

Il livello dell’Adda ha superato di poco il limite dei 90 oltre lo 0 idrometrico. Perciò, intorno alle ore 23, per precauzione sono state attivate le prime procedure di emergenza della Protezione Civile.

Nel frattempo, alcune zone della città sono allagate: a San Grato, dal semaforo lungo viale Milano non si può svoltare verso Montanaso. La zona antistante la chiesa di San Grato è infatti sotto 50 centimetri d’acqua a causa dell’esondazione di una roggia tra Lodi e Montanaso. Tutti gli uomini della Protezione Civile di Montanaso, insieme al sindaco, sono già sul posto da alcune ore, per deviare il traffico e tenere sotto controllo la situazione.

(Aggiornamento ore 22.50 del 12 novembre) Tutto il centro di Livraga va sott’acqua e l’amministrazione chiude le scuole: domani mattina tutti gli istituti, dal servizio nido per l’infanzia fino alle scuole medie, resteranno chiusi. La decisione è stata presa dall’amministrazione comunale pochi minuti fa. L’esondazione della Venere fa paura, tutto il centro dal municipio fino alle scuole è sott’acqua, e nessuno vuole correre rischi. Per lo stesso motivo si sta già allestendo nella palestra delle scuole un campo d’emergenza con brandine e materassi. Si teme infatti di dover sfollare durante la notte alcune abitazioni nel centro paese al piano terra, in particolare alcuni mini-alloggi comunali abitati da anziani. La situazione è in continua evoluzione, sul posto sono impegnate la polizia locale intercomunale casalese, i vigili del fuoco, la protezione civile.

(Aggiornamento ore 22.30 del 12 novembre) In questi istanti dal Comune fanno sapere che nonostante sia stata toccata quota 90 centimetri sullo zero idrometrico, al momento non ci sono le condizioni, a detta degli esperti, per dichiarare lo stato di pre-allerta previsto dal protocollo. Inoltre, sempre dal Broletto, fanno sapere che le scuole domani saranno regolarmente aperte.

(Aggiornamento ore 22.15 del 12 novembre) A Lodi il livello dell’Adda tocca il primo livello di guardia, vale a dire la soglia dei 90 centimetri sullo zero idrometrico. Secondo i protocolli, la protezione civile ora dovrebbe entrare in azione.

(Aggiornamento ore 21.30 del 12 novembre) A Orio Litta le piogge battenti hanno causato lo smottamento della strada bassa per Ospedaletto Lodigiano e il sindaco Pierluigi Cappelletti ne ha disposto chiuderla. Sul posto è intervenuta la polizia intercomunale di Casalpusterlengo, mentre l’assessore all’ambiente Giuliano Zaneletti ha transennato la strada. A Livraga invece il canal Venere è straripato e ha inondato la provinciale 107: la protezione civile è al momento al lavoro per mettere in sicurezza la zona. A Lodi la situazione dell’Adda sta peggiorando di minuto in minuto: il livello del fiume è quasi 90 centimetri sullo zero idrometrico e sta per scattare il primo stato di allerta.

(Aggiornamento ore 21.10 del 12 novembre) Allerta su tutto il territorio, elevate criticità nel Nord ovest e il consiglio di evitare di mettersi in viaggio. È la nota diffusa dalla Regione Lombardia sulla situazione maltempo in serata. «Le piogge intense che stanno colpendo tutta la Regione Lombardia ormai da parecchie ore hanno creato una situazione di criticità su tutto il territorio lombardo. In particolar modo segnaliamo una situazione di elevata criticità e abbiamo diramato un bollettino d’allerta su tutto il territorio. Elevata criticità che interessa, in particolar modo, il nord-ovest e la pianura occidentale», spiega l’assessore lombardo alla Protezione civile, Simona Bordonali. «Nella giornata di oggi - aggiunge Bordonali -, a seguito delle forti piogge, si sono verificate emergenze, in particolar modo per quanto riguarda le esondazioni sul Lago Maggiore. Esondazioni che, purtroppo, in questo momento, sono in continua evoluzione e ci aspettiamo nella giornata di domani mattina, se non ci sarà una tregua nelle piogge, tregua che purtroppo non è attesa, ci aspettiamo livelli di esondazione che ricordano quella del 2002». «Quello che possiamo consigliare alla popolazione - ha conclude - è di non mettersi in viaggio se non strettamente necessario e quindi di restare assolutamente lontani dai corsi d’acqua e dai laghi e non sostare sui ponti che rappresentano fonti di criticità e pericolo».

(Aggiornamento ore 20.15 del 12 novembre) Dal comune segnalano lo smottamento di una parte della scarpata in via Vigna Alta, sul lato opposto a quello dove ci sono le abitazioni; si tratta comunque di poca cosa, tanto che la terra non ha invaso la carreggiata e la circolazione non è pregiudicata; la Polizia Locale sta provvedendo a transennare la porzione di scarpata interessata, più che altro per segnalarne la presenza a chi è in transito, dato che la pioggia diminuisce anche la visibilità. Inoltre alle 18.00 è stato chiuso il sottopasso ciclopedonale di via Zalli, alle 18.45 è stata chiusa via Giovanni XXIII, alle 19.15 è stata chiusa via Marescalca (tratto viale Europa-tangenziale sud), in tutti i casi per problemi di accumulo di acqua. La situazione più urgente da affrontare è quella di via Giovanni XXIII, in previsione dell’afflusso degli studenti domani mattina per recarsi nelle scuole (Liceo Gandini, Itis Volta, elementari Pezzani): la Polizia Locale ha chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, che sono sul posto con le idrovore per assorbire l’acqua; presente anche il tecnico reperibile del Comune.

(Aggiornamento ore 19 del 12 novembre) Il livello dell'Adda si impenna e Lodi si prepara a gestire l’emergenza: alle 18.20 di oggi il fiume a Lodi ha raggiunto i 49 centimetri sopra lo zero idrometrico e per la notte si prevede che arrivi a collocarsi tra 70 e 80 centimetri, al limite della soglia di pre allerta, fissata a 90 centimetri.Nel frattempo, il Centro funzionale monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia ha diffuso un avviso di criticità con livello elevato per rischio idraulico per l’intera zona della pianura occidentale lombarda, comprendente la Provincia di Lodi.In base a quanto previsto dal Piano di emergenza comunale per il rischio idrogeologico, sono state predisposte le misure preliminari all’eventuale attivazione dello stato di pre allerta, che al raggiungimento della soglia di 90 centimetri sopra lo zero idrometrico prevede l’attivazione permanente del Comando di polizia locale, del coordinamento del nucleo comunale di Protezione Civile e del personale tecnico comunale, in collegamento con il responsabile della protezione civile della prefettura.

(Aggiornamento ore 17 del 12 novembre) A causa delle violente e impreviste piogge di oggi, contrariamente a quanto previsto l'Adda ha ripreso a crescere. I dati del servizio monitoraggio di Regione Lombardia mostrano il livello più basso alle 16.40 (21 centimetri sopra lo zero idrometrico), mentre due ore dopo, alle 16.40, il livello registrato è di 32 centimetri sopra lo zero idrometrico.

(Aggiornamento ore 16.30 del 12 novembre) Disagi anche per la piena del Sillaro. Il fiume è uscito dagli argini a Villanova e il livello alto delle sue acque ha reso necessaria la chiusura di una strada provinciale. Proprio in questi minuti viene chiusa la provinciale 188 Muzza-Villanova, a causa del ponte che non è considerato sicuro.

(Aggiornamento ore 16 del 12 novembre) Il bacino del Lambro in queste ore è in sofferenza dopo una settimana di piogge intense, che si sono intensificate nella giornata di oggi, nonostante le previsioni meteo fossero più rassicuranti. A Melegnano il fiume è osservato speciale e ancora una volta ha raggiunto i livelli massimi in zona Montorfano, dove le sponde sono basse. Più a nord, la Protezione civile del Comune di Monza informa di aver attivato lo stato di allerta in seguito al rapido aumento del livello del Lambro, da 1,09 a 1,90 metri registrato tra le 13 e le 15.30 di oggi.

(Aggiornamento ore 13 del 12 novembre) In piedi sull’argine Danilo Barbieri, 73 anni, agricoltore alla frazione Mezzana Casati di San Rocco al Porto (Lodi), da ieri guarda il Po che oggi ha invaso la golena: «Fra Lodi e Piacenza saranno andati sotto almeno 600 ettari di campi». La sua cascina è proprio lì, fra l’argine maestro e quello secondario, in quella che viene chiamata isola San Sisto perché racchiusa fra la riva del Po e la strada. Il vecchio agricoltore guarda ancora il fiume che – secondo le analisi della Coldiretti Lombardia - in tre giorni è salito di oltre 3 metri al Ponte della Becca a Pavia: «Adesso – dice Barbieri - aspettiamo l’acqua deve venire giù dal lago Maggiore» dove il livello ha già sfondato i 300 centimetri a Sesto Calende.

(Aggiornamento ore 11 e 30 del 12 novembre) Il Po a Piacenza-San Rocco al Porto continua a ingrossarsi ed entro la nottata è previsto che supererà i 6 metri. Al momento il livello del Grande Fiume è a quota 5.50 e cresce di 3-4 centimetri l’ora. «È una piena molto lunga e molto lenta - osserva l’ingegnere Aipo Massimo Valente -. Alcuni terreni in golena sono già stati invasi dall’acqua, ma la situazione è ancora sotto controllo». Diversa la situazione dell’Adda nella Bassa. A Camairago, dove faceva più paura, è calato di 40 centimetri e il gruppo di protezione civile ha deciso di sospendere il COC, il centro operativo comunale attivato ieri in serata per monitorare il corso del fiume.

(Aggiornamento ore 10 e 30 del 12 novembre) Non smette di piovere su gran parte delle regioni, specie in Liguria, Piemonte, Alpi e Prealpi. Oggi continuerà a farlo per tutta la giornata e le precipitazioni coinvolgeranno anche il Centro e le coste di Campania e Calabria. La redazione di www.ilmeteo.it comunica che almeno fino a fine mese una serie di perturbazioni raggiungeranno la Penisola a giorni alterni portando tantissima pioggia. Se domani il tempo inizierà a migliorare e venerdì sarà prevalentemente asciutto, ilmeteo.it lancia l’allerta per sabato quando una fortissima perturbazione raggiungerà il Nord e la Toscana con nubifragi e alto rischio alluvionale nuovamente su Piemonte, Liguria e Toscana. La domenica trascorrerà con un miglioramento su gran parte delle regioni, ma tra lunedì e martedì l’ennesima perturbazione farà peggiorare il tempo su Toscana e Lazio con nubifragi, anche su Roma.

(Aggiornamento ore 8 del 12 novembre) La pioggia continua a non dare tregua: le precipitazioni sono proseguite copiose durante la notte e non contribuiscono certo ad alleggerire la situazione per l’ondata di piena dei fiumi. Occhi puntati sul Po stamattina dopo l’allerta di ieri sera della Prefettura di Lodi che ha disposto lo sgombero delle zone golenali.

(Aggiornamento ore 22 e 35) La Prefettura di Lodi lancia l’allerta Po: nel tardo pomeriggio di ieri i sindaci dei comuni rivieraschi sono stati invitati a informare le famiglie che abitano in golena a lasciare le abitazioni. Secondo i dati prefettizi, infatti, entro 24-36 ore il Po a Piacenza dovrebbe raggiungere i 7 metri, e quindi vi è un’alta probabilità che invada le aree golenali.

(Aggiornamento ore 19 e 30) Le precipitazioni, che attualmente sui bacini dell’Adda e del Brembo risultano di moderata intensità, perdureranno ancora per la giornata di domani, mercoledì 12 novembre. Si prevede di conseguenza la continua diminuzione della portata del fiume Adda, il cui livello idrometrico si attesterà a Lodi attorno allo zero nella mattinata di domani dopo essere arrivato anche a pochi centimetri dal livello di pre allerta. Di seguito, i dati rilevati alle ore 18.00 odierne.

- afflusso al Lago di Como: 666,30 mc/sec, in lieve calo;

- altezza del Lago di Como: 113,10 cm sullo zero idrometrico, in lieve aumento;

- deflusso dalla diga di Olginate: 511,70 mc/sec, stazionario;

- deflusso del Brembo: 156,30 mc/sec, stazionario;

- altezza dell’Adda a Lodi: 33 cm sopra lo zero idrometrico, in lieve calo;

- portata stimata dell’Adda a Lodi alle ore 18.00 odierne: 750 mc/sec;

- portata stimata dell’Adda a Lodi tra le 00.00 e le 08.00 di domani: 600 mc/sec;

- pioggia media cumulata a Lodi nelle ultime 48 ore: 60 mm;

- pioggia media cumulata in Val Brembana nelle ultime 48 ore: 96 mm.

(Aggiornamento ore 17 e 30) Il maltempo non allenta la presa, creando disagi in tutto il Lodigiano dove i corsi d’acqua iniziano a fare davvero paura. Gli esperti parlano di intensi e umidi venti provenienti dall’Africa che creano le condizioni per abbondanti precipitazioni. Le perturbazioni stanno colpendo a ripetizione il nostro territorio e la situazione per i fiumi della zona, in particolare Adda e Po, non è delle migliori: per ora nessuna segnalazione critica ma i primi allagamenti nei campi sono già visibili, soprattutto nella zona tra Lodi e Cavenago. A nord di Lodi, all’altezza di Cassano, l’Adda ha invece invaso l’area di cantiere di un ponte.

L’allerta meteo resta elevata in queste ore: secondo gli esperti il maltempo continuerà anche mercoledì in tutto il Lodigiano, mentre da giovedì 13 novembre si prevedono miglioramenti e schiarite.

(Aggiornamento ore 12) Il maltempo che sta flagellando l’Italia in questi giorni sta causando disagi anche in Lombardia. La situazione più critica riguarda il Lago Maggiore, che questa mattina è esondato. Il livello dell’Adda a Lodi, costantemente monitorato, ha superato questa mattina i 60 centimetri sopra lo zero idrometrico (a 90 centimetri è fissato il livello di preallerta). Ieri sera alle ore 21.00 il livello era di 14 centimetri sopra lo zero idrometrico, in aumento; alle ore 09.00 di oggi era a 64 centimetri sopra lo zero idrometrico, stazionaria.

Il Po a San Rocco al Porto continua a ingrossarsi ed entro la nottata è previsto che supererà i 6 metri

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