L’Adda in piena “rapisce” i piccoli cigni

Hanno tentato più volte di attraversare il fiume, passando da una sponda all’altra insieme ai genitori, ma non ce l’hanno fatta

La furia dell’Adda li ha trascinati via, sempre più veloci, al di là delle arcate del ponte: i tre pulcini sono diventati un puntino grigio destinato a scomparire tra i vortici del fiume in piena.

L’ultima persona ad avvistarli è stato Enrico Albricci, professore di scienze in pensione della scuola Gorini, il quale domenica sera è riuscito a scattare una fotografia e a girare un video del drammatico momento. Perché la verità è che ormai tutti i lodigiani si erano affezionati ai tre “batuffoli”, le cui uova si erano miracolosamente salvate dalla piena.

«Domenica i cigni sono rimasti tutto il giorno sulla riva destra, proprio sotto la scuola Gorini - racconta Albricci -, insieme ai genitori. Alle ore 20.40 hanno tentato per ben due volte di attraversare il fiume per raggiungere l’altra sponda, facendo però immediatamente ritorno alla riva. Purtroppo ho visto che la corrente allontanava sempre più i cignetti dai genitori, verso il ponte. Gli adulti sono riusciti a raggiungere la riva opposta, mentre credo che i piccoli siano stati trascinati via dalla corrente molto forte». Mamma Maddalena e papà Borgo sono così rimasti soli. Nel video girato dal signor Albricci la forza dell’acqua è troppo potente e la famiglia di cigni non riesce a restare unita nonostante gli sforzi.

Nella giornata di ieri, il professore in pensione ha tenuto d’occhio l’Adda per tutta la giornata, nella speranza di avvistare i piccoli, ma non c’è stato nulla da fare. Tutti incrociano le dita, nella speranza che - nonostante il fiume gonfio d’acqua - siano comunque riusciti a sopravvivere: «Questa mattina e questo pomeriggio (ieri per chi legge, ndr)- racconta Albricci - sono andato più volte al fiume. Non li ho visti, c’erano solo Borgo e Maddalena. Ho sentito dire che qualche giorno fa un pescatore aveva riportato i piccoli a riva. Non so se siano riusciti a farcela nonostante la corrente, non ci metterei la mano sul fuoco ma non si può mai dire».

Per i lodigiani la famiglia dei cigni è diventata ormai una presenza abituale, per non dire indispensabile. Tutte le mattine (così come in altri orari della giornata) residenti e studenti si danno appuntamento sotto la scuola per dar loro da mangiare, e forse questo è il motivo per cui Borgo e Maddalena si trovavano insieme ai tre piccoli sulla sponda destra che costeggia l’istituto Gorini. «Domenica tante persone li hanno visti - aggiunge Albricci -, alcuni si sono fermati a guardare i diversi tentativi di affrontare il fiume».

E anche se l’Adda sa essere spietata, non è detta l’ultima parola: c’è chi spera di poter ritrovare i pulcini al di là del ponte.

Greta Boni

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