La superbanca tra Bpm e Popolare: 335 filiali e 1800 dipendenti in meno

Il gruppo che nascerà dalla fusione tra Bpm e Banco Popolare creerà una nuova unità dedicata alla gestione e al recupero delle sofferenze, oltre che a un «chiaro piano» di riduzione delle stesse che prevede cessioni per almeno 8 miliardi di euro. Lo riporta il comunicato sul piano strategico. Il nuovo gruppo avrà da subito una solida posizione di capitale, con un Cet1 ratio del 12,3% nel 2015, che salirà fino al 12,9% nel 2019. Tornando alle sofferenze, il grado di copertura, salirà dal 57% attuale al 59%, e l’incidenza dei crediti deteriorati netti scenderà dal 15,7% all’11,1%.

Il piano strategico congiunto per la fusione tra Bpm e Banco Popolare prevede che la creazione di «una nuova unità dedicata alla gestione e al recupero delle sofferenze parallelamente alla definizione di un chiaro piano di riduzione di queste ultime realizzando cessioni per almeno 8 miliardi di euro, garantirà una forte attenzione al profilo di qualità del credito del nuovo gruppo». L’Ad di Bpm e futuro Ad del nuovo gruppo, Giuseppe Castagna, durante la presentazione agli analisti ha detto che a cessione delle sofferenze potrà arrivare anche «fino a 10 miliardi di euro»

L’obiettivo è conseguire: un costo del rischio pari a circa 63pb nel 2019, in forte diminuzione rispetto ai valori del 2015, superiori a 100pb; una migliore copertura delle sofferenze, dal 57% nel 2015 al 59% nel 2019, con un incremento della quota di secured loans sul totale sofferenze dal 58% nel 2015 al 72% nel 2019; un’incidenza dei crediti deteriorati nominali in linea con i migliori operatori di settore, in calo da 24,8% nel 2015 a 17,9% nel 2019; un’incidenza dei crediti deteriorati netti in calo da 15,7% nel 2015 a 11,1% nel 2019 e un miglioramento del tasso di recupero da 2,7% nel 2015 a 4,5% nel 2019.

Ammontano a 1800 unità gli esuberi previsti dal piano strategico 2016-2019 per la fusione tra Bpm e Banco Popolare. Secondo le slide della presentazione la riallocazione di risorse riguarderà 2600 dipendenti: per 1800 di questi si farà ricorso a uscite volontarie, mentre gi altri 800 saranno impiegati in nuovi ruoli professionali. Il costo del personale sarà ridotto dello 0,5% annuo.

Il piano strategico del nuovo gruppo Bpm-Banco Popolare prevede la diminuzione delle filiali di 335 unità al 2019, dalle 2417 attuali a 2082. Il modello di ottimizzazione potenziale della rete indica un obiettivo futuro di riduzione a 1700-1800 filiali.

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