«La stazione non è degna di Lodi», il sindaco protesta con le ferrovie

Sara Casanova oggi scriverà a Rfi per chiedere il ripristino urgente dei servizi

«Una stazione così importante, come quella del capoluogo, non può rimanere in questa situazione e i viaggiatori non possono restare senza servizi». Così il sindaco di Lodi Sara Casanova prende posizione sulle condizioni della stazione ferroviaria di Lodi, ancora, nei fatti, in lockdown. Ancora chiusa la biglietteria, ancora fuori servizio i bagni, non accessibile neppure la sala d’aspetto dedicata ai viaggiatori, dove la porta è sbarrata. Le previsioni - come annunciato dalla società Fs a Il Cittadino - era di un progressivo ritorno alla normalità a partire dal 15 giugno scorso. E dopo questa data per i viaggiatori era iniziata l’attesa per veder riaprire almeno la biglietteria, che invece ieri era ancora chiusa. Le veneziane sono abbassate dietro la vetrata che separa gli operatori dal pubblico e i cartelli presenti dicono quel che i viaggiatori conoscono ormai a memoria, ovvero che «la biglietteria rimane chiusa fino a nuovo avviso», perché «il gruppo Fs, in ottemperanza alle misure approvate dalla presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica, ha diramato disposizioni particolari in via precauzionale e fino al permanere dello stato di emergenza sanitaria».

Per la sala d’aspetto, invece, il gruppo aveva fatto sapere che, date le dimensioni ridotte dello spazio, erano in fase di studio soluzioni da applicare per assicurare il rispetto del distanziamento sociale. Sempre per assicurare il distanziamento, una delle due biglietterie self-service è momentaneamente fuori servizio e ieri mattina, intorno alle 11.30, quindi non in orario di punta, erano diverse le persone in coda. Il sindaco Casanova, che stava monitorando la situazione in attesa di evoluzione, farà partire oggi una lettera per chiedere un intervento urgente di ripristino dei servizi.

«Ho già fatto un passaggio con l’ufficio tecnico che ha contattato Rfi anticipando una mia nota, che sarà spedita nella giornata di domani (oggi per chi legge, ndr) - spiega a Il Cittadino -: viste le risposte date alle stampa l’8 giugno scorso, in cui si annunciava un ripristino della biglietteria il 15 giugno, abbiamo dato tempo alla società, ma oggi siamo ancora in una situazione di chiusura. Capisco che possano esserci problemi legati alla riorganizzazione in emergenza, ma una stazione così importante, come quella di Lodi, non può rimanere in queste condizioni. Chiederò quando riattiveranno i vari servizi oggi non disponibili, dai bagni, alla sala d’aspetto alla biglietteria, perché sono tanti i cittadini che usufruiscono della stazione e si muovono in direzione di Milano o Piacenza. E questi cittadini hanno bisogno di risposte».

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