La selvaggina ha superato il caldo

La selvaggina nel Lodigiano c’è: è questo il responso, seppur parziale, del primo giorno di caccia. Il debutto stagionale delle doppiette nel territorio è avvenuto ieri senza incidenti di rilievo. «Mi pare che il primo giorno sia andato bene - dice Luigi Quaini, doppietta storica di Brembio e membro del comitato direttivo dell’ambito Laudense Nord -. La selvaggina c’è, non ci sono stati problemi e il meteo di ieri e delle ultime settimane è stato l’ideale per la caccia, perché ha consentito di avere un po’ di vegetazione, ma senza il terreno bagnato». I timori della vigilia erano relativi alla siccità che avrebbe limitato il numero di capi. In realtà non ci sono state segnalazioni di scarsa selvaggina nei due ambiti del Lodigiano e in quello di San Colombano. «La selvaggina era presente in modo normale, come gli altri anni - afferma Gianni Spelta, presidente Enalcaccia locale e segretario dell’ambito banino -. Tutto si è svolto bene. L’unico problema in collina riguarda gli incolti: ci sono tante zone abbandonate, dove non si riesce nemmeno a entrare». Tutto bene e tutto sotto controllo, dunque, anche grazie all’azione della Provincia di Lodi, presente con 15 pattuglie di polizia provinciale e di Guardie volontarie che hanno garantito controlli dalle 5 alle 20. «Si è trattato di controlli tesi a garantire il rispetto delle leggi e lo svolgersi della caccia in sicurezza - afferma l’assessore alla caccia Matteo Boneschi -. Il nostro intento era di garantire una giornata tranquilla a tutti, senza problemi, e nel complesso possiamo affermare che la giornata si è svolta regolarmente». Sono stati controllati 213 cacciatori e accertate 12 violazioni per caccia in luogo vietato, mancata annotazione del capo abbattuto sul tesserino, mancata cerchiatura del capo annotato, ma già depositato, superamento del numero massimo di capi abbattibile, mancata esibizione della licenza di caccia. Le sanzioni sono state pari a 2.284,54 euro, con cinque capi sequestrati, due fagiani, due lepri e un coniglio. Infine è stato accertato un caso di caccia in zona ripopolamento e cattura con denuncia del trasgressore alla competente autorità giudiziaria.

Il problema più riscontrato sono stati comunque gli spari troppo vicino alle abitazioni (per legge, si può cacciare a non meno di 100 metri): casi sono stati segnalati in diverse località del Lodigiano, in particolare nella zona della Mulazzana di Codogno, dove nel pomeriggio sono persino stati chiamati i carabinieri.

Andrea Bagatta

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