La prefettura di Lodi non chiude

Dietrofront del governo sulla chiusura di 23 prefetture (e di altrettante questure e comandi dei vigili del fuoco) in tutta Italia fra cui quella di Lodi. I ministri dell’Interno, Angelino Alfano, e della Funzione pubblica, Marianna Madia, hanno incontrato infatti un gruppo trasversale di parlamentari e li hanno rassicurati: «Non c’è nessuna lista di prefetture destinate a sparire - hanno detto in sintesi i ministri -, si cercherà di ottenere in altro modo i risparmi previsti». Oltre a quella di Lodi, accorpata con Pavia, il provvedimento prevedeva la chiusura di altre 22 prefetture: Teramo (accorpata a L’Aquila), Chieti (accorpata a Pescara), Vibo Valentia (Catanzaro), Benevento (Avellino), Piacenza (Parma), Pordenone (Udine), Rieti (Viterbo), Savona (Imperia), Sondrio (Bergamo), Lecco (Como), Cremona (Mantova), Lodi (Pavia), Fermo (Ascoli Piceno), Isernia (Campobasso), Asti (Alessandria), Verbano-Cusio Ossola (Novara), Biella (Vercelli), Oristano (Nuoro), Enna (Caltanissetta), Massa-Carrara (Lucca), Prato (Pistoia), Rovigo (Padova), Belluno (Treviso).

Non si è fatta attenere la reazione dei sindacati. La Uilpa, in particolare, ha reso noto: «Apprendiamo che i ministri Alfano e Madia hanno affermato che non è stato formalizzato alcun elenco delle Prefetture da chiudere. Tali dichiarazioni non rispondono al vero, lo schema di riordino del Ministero dell’Interno è stato consegnato alle organizzazioni sindacali e sul provvedimento c’è stato un incontro con il sottosegretario Bocci che ha confermato l’iter. Fin quando quello schema non verrà ritirato la mobilitazione continua».

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