La lodigiana regina di Victoria’s Secret

Una “perfetta sconosciuta” che adesso scalerà il “grattacielo” della moda. Perché in fondo la storia di Veronica Bagnoli (21 anni) assomiglia un po’ a una favola, quella di una ragazza qualunque che approda, un po’ per caso e un po’ per fortuna, nel mondo dei testimonial più gettonati da chi sa tutto in fatto di stile.

Giovane mamma di un bimbo di due anni, la lodigiana d’adozione (è originaria di Forlimpopoli, in provincia di Forlì-Cesena, ma sta per trasferirsi in città) ha girato una campagna pubblicitaria per Victoria’s Secret, azienda “super” nel settore dell’intimo: al pari di una top model, Veronica è stata scelta per un servizio speciale dedicato alla festa di San Valentino, questo significa che per tutto il mese di febbraio, negli oltre mille punti vendita degli Stati Uniti, la sua immagine - la sua bocca in particolare - sarà stampata su tutte le scatole, le confezioni e i sacchetti dedicati agli innamorati. Anche il megastore della Grande Mela non farà eccezione.

Non solo: l’insospettabile “star” ha già in tasca un contratto per un importantissimo marchio di cosmesi, che vanta tra i suoi testimonial modelle del calibro di Kate Moss.

«Tutto è cominciato quando una compagna di scuola ha trovato posto in questa azienda per uno stage - spiega il fidanzato, il campione dei motori e “Cavallino d’oro” Michele Bartyan -, dal momento che si doveva cercare un nuovo volto pubblicitario con determinati canoni estetici è stato preparato un prospetto. Quando la sua amica l’ha visto, si è resa conto che una persona così la conosceva: si trattava di Veronica, così ha mostrato le sue foto e l’azienda l’ha subito contattata».

E se all’inizio Veronica era un po’ dubbiosa sulla possibilità o meno di lanciarsi in questa avventura, poi si è convinta del fatto che si trattasse di un’opportunità più unica che rara. Così ha accettato. Per due giorni è stata al centro dell’attenzione di parrucchieri, truccatori e stilisti, uno staff di una ventina di persone in arrivo dall’America, da Londra e dall’Italia.

Tutti qui per lei. Dal momento che “da cosa nasce cosa”, questo per Veronica potrebbe essere solo l’inizio.

G. B.

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