La crisi non ferma la voglia di vacanze dei lodigiani

La città rallenta i suoi ritmi e molti lodigiani fanno la valigia. A rivelare questa tendenza sono i conteggi sui rifiuti raccolti da Astem gestioni. Non si tratta di stime scientifiche, ma di semplici indicatori per leggere il fenomeno delle partenze durante l’estate. I dati sugli scarti indifferenziati per il mese di luglio testimoniano infatti una flessione nei conferimenti in cassonetto, un valore che oscilla dal 7 al 14 per cento in meno a seconda delle settimane.

In particolare, in un periodo considerato standard, la media si aggira nel capoluogo su 245 tonnellate di rifiuti secchi prodotti, mentre alla fine del mese scorso si era passati a 211 tonnellate. Il campione indicato dalla società multiservizi, incaricata dal comune di Lodi del servizio di igiene urbana, è quello del mese di aprile (dal 11 al 17), e di maggio (dal 9 al 15). Già nel mese di giugno si era registrato un leggero calo nel deposito dell’immondizia indifferenziata: si era passati infatti a 238 tonnellate nella settimana che va dal 13 al 19. Ma le riduzioni più significative si sono verificate nel corso del mese di luglio: dal 4 al 10 la caduta è stata del 13 per cento, dall’11 al 17 del 7 per cento e dal 15 al 31 la riduzione dei conferimenti del secco ha raggiunto quota 14 per cento. La motivazione di questa diminuzione è da mettere in relazione alla chiusura delle scuole, ma può essere anche presa come indice delle partenze in città, per analizzare il flusso di coloro che hanno scelto di volare verso il mare o i monti. Facendo le debite proporzioni, se la popolazione del capoluogo raggiunge i 44.401 abitanti, nell’ultima settimana di luglio dovrebbero aver lasciato Lodi circa 6mila residenti. Un numero da prendere con le pinze, perché non è certo sicuro che ad una diminuzione delle presenze corrisponda in misura direttamente proporzionale il calo dei rifiuti prodotti. Il dato va infatti tarato anche con gli andamenti della quota di raccolta differenziata dei rifiuti, in ascesa nel comune di Lodi. In ogni caso i valori testimoniano che, seppur il capoluogo non si sia svuotato completamente durante le ferie, non sono mancate le partenze.

L’andamento di coloro che hanno lasciato Lodi quest’estate risulta leggermente superiore all’anno scorso. Nel 2010 il numero di coloro che avevano scelto di rilassarsi sul bagnasciuga o di volare per ammirare città straniere era stato di poco più del 3 per cento, nella settimana dal 12 al 17 luglio. Una media che era decisamente cresciuta verso fine luglio, quando si era attestata su circa il 10 per cento. Un dato sempre certificato dai calcoli sui rifiuti raccolti da Astem, che ogni anno danno la misura di quanto il centro diventi sempre meno frequentato durante i mesi d’estate, con gli abitanti che affollano autostrade o stazioni per raggiungere le mete delle vacanze.

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