La crisi del Broletto, lunedì a Lodi arriva il commissario

Ancora poche ore di attesa e la città del Barbarossa saprà ufficialmente da chi sarà guidata. Da lunedì le dimissioni di Simone Uggetti dalla carica di sindaco diventeranno irrevocabili e la prefettura comunicherà il nome del nuovo commissario. A lui spetterà il compito di traghettare il capoluogo fino alle elezioni, che si terranno tra aprile e giugno del 2017. Il primo cittadino dovrà affrontare a settembre la seconda udienza del processo, dove risulta imputato con l’ipotesi di reato di turbativa d’asta sul bando delle piscine scoperte.

I poteri

Il commissario risponde del proprio operato direttamente al ministero dell’Interno, da cui dipende. Può occuparsi dell’ordinaria amministrazione e di quella straordinaria, i suoi poteri, in base al testo unico degli enti locali, sono gli stessi del sindaco, della giunta e del consiglio comunale. Nella sua attività è affiancato da un vice, che lo può sostituire in ogni occasione, inoltre, può nominare dei subcommissari cui affidare deleghe particolari come quelle date agli assessori. Molto dipende dal periodo di tempo in cui un commissario è chiamato a gestire un municipio, è comunque prassi che si astenga dalle decisioni politiche. Lunedì mattina il segretario generale comunicherà alla prefettura che sono ormai trascorsi i 20 giorni dalla rassegna delle dimissioni da parte del sindaco Simone Uggetti, il prefetto avrà così il compito di sospendere il consiglio e nominare il commissario prefettizio. Successivamente, il prefetto proporrà lo scioglimento del consiglio e nell’arco di una quarantina di giorni il presidente della Repubblica provvederà ad accoglierla, nominando il commissario straordinario. Nell’arco di solo tre anni, questo è il secondo “incarico speciale”, il quarto dal Dopoguerra ad oggi.Diversi i dossier sui quali sarà chiamato ad agire, tra i capitoli già aperti da portare a compimento ci sono il raddoppio del sottopasso di via Nino Dall’Oro, dove importante sarà anche il confronto con le Ferrovie per eliminare le barriere architettoniche in stazione; la bonifica dell’ex Cetem, la vecchia fabbrica di corso Mazzini aspetta da tempo che l’amianto in stato di degrado venga finalmente rimosso; il cantiere dell’Università in corso d’opera, la fine lavori è prevista per settembre 2017. Il commissario si troverà al centro dell’“operazione asfalti”, con la riqualificazione di via XX Settembre che partirà proprio nel giorno del suo insediamento, a cui si aggiunge la manutenzione di cimiteri e Isola Carolina.

C’è poi la partita dei rifiuti, con l’avvio della società pubblica Sogir, e il monitoraggio sulle partecipate, con un occhio di riguardo alle casse di Astem e sulla situazione delle piscine.

Intanto ieri si è tenuta l’ultima giunta con il vice sindaco Simonetta Pozzoli e alcuni assessori. L’ufficio stampa ha informato che all’ordine del giorno c’erano alcune variazioni di bilancio a saldo zero e la revisione degli accordi per la riqualificazione delle case Aler in via Vigna Alta.

Le ipotesi

Stando alle indiscrezioni, le ipotesi in campo sarebbero due. Il prefetto Patrizia Palmisani avrebbe proposto per il ruolo di commissario a Lodi, Mariano Savastano, attuale prefetto vicario nel territorio, il quale ha già svolto il ruolo di commissario straordinario presso il Comune di Sant’Angelo Lodigiano. L’altra possibilità è che arrivi un incaricato da fuori provincia, come era avvenuto nel 2013 dopo le dimissioni dell’ex sindaco Lorenzo Guerini, ora deputato e vice segretario nazionale del Pd. La decisione spetta al Viminale, che per il delicato compito di commissario nei capoluoghi di provincia solitamente indica funzionari con particolari qualifiche. In questo caso è molto probabile che l’attuale prefetto vicario di Lodi venga nominato quale vice commissario, come era già accaduto nel 2013 in Broletto.

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