La burocrazia frena ancora il raddoppio del ponte sulla Paullese. Il sindaco di Spino chiede un incontro urgente con gli enti coinvolti

BISNATE Una richiesta della Corte dei conti congela l’iter

Un altro stop, l’ennesimo. Il progetto per il raddoppio del ponte sull’Adda, tra Bisnate e Spino, lungo la Paullese si arena di nuovo, impigliato nei meandri della burocrazia. La Corte dei conti ha chiesto al Cipess – il Comitato interministeriale per la programmazione economica – ulteriori integrazioni documentali, congelando di fatto l’iter verso la progettazione esecutiva e il successivo appalto dei lavori, affidato alla Provincia di Cremona. «Sono molto preoccupato per questo nuovo rinvio», ammette il sindaco di Spino d’Adda, Enzo Galbiati, che ora chiede «un incontro urgente con la Provincia di Cremona, i sindaci di Spino e Zelo, coinvolgendo anche la Regione, che è il principale finanziatore dell’opera». La frenata arriva a pochi mesi da quella che sembrava la svolta.

In estate, dopo oltre un anno di stallo, la riunione tecnica del Cipess aveva dato il via libera al progetto, aprendo la prospettiva di assegnare i lavori nel 2026. Adesso, con le richieste di chiarimenti, il calendario rischia di slittare di nuovo.

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