La banda dei furti in casa finisce in carcere a Lodi
DICIASSETTE COLPI Indagine della Questura di Como in collaborazione con la Procura lodigiana, in manette due cileni pronti a tornare in patria con il bottino
La Polizia di Stato di Como, a conclusione di un’attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e coadiuvata per le fasi di convalida dalla Procura della Repubblica di Lodi, ha eseguito due fermi di indiziato di delitto a carico di uomini originari del Cile, irregolari in Italia e gravemente indiziati di aver commesso, nel mese di novembre, 17 tra furti e tentativi in abitazioni di Como, partendo dall’Erbese e in diverse province della Lombardia tra cui Varese, Milano, Bergamo e Pavia. Le manette sono scattate durante un incontro dei due presunti componenti della banda al centro commerciale Scalo Milano di Linate. Avevano già prenotato biglietti aerei per tornare in Cile a festeggiare il Natale con il ricavato delle loro razzie criminali. Indagini non facili: erano soliti muoversi su autovetture a noleggio, cambiate con cadenza settimanale per eludere le investigazioni nei loro confronti, effettuando diversi passaggi nei pressi delle abitazioni precedentemente individuate, per la maggior parte ville o case singole.Una volta deciso l’obiettivo gli indagati scendevano dal veicolo e, dopo essersi accertati dell’assenza dei proprietari, forzavano porte o finestre per introdursi nelle abitazioni da dove asportavano oggetti preziosi, denaro, vestiti di marca e orologi. Non si esclude che abbiano colpito anche nel Lodigiano e nel Sudmilano.
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