Iva al 10% per le coop, “no” di Guerini

«Il paventato aumento dell’Iva sui servizi resi dalle cooperative sociali dal 4 al 10% è una notizia che ci coglie di sorpresa e che giudichiamo assolutamente negativa». È quanto dichiara Lorenzo Guerini, sindaco di Lodi e delegato Anci al Welfare commentando una anticipazione sui contenuti della legge di stabilità.

«In un momento in cui i Comuni sono molto esposti sul tema della spesa sociale per mantenere la coesione nelle loro comunità - aggiunge - e a fronte della recessione di fondi di carattere nazionale che negli ultimi anni ha caratterizzato la politica del governo verso le politiche sociali locali, un aumento così sostanzioso dei costi significa rischiare di mettere in pericolo i conti dei Comuni sulle politiche sociali». «Le cooperative sociali, in questi anni, per i servizi che rendono, hanno sempre goduto di una collocazione dentro una fascia agevolata di Iva e la decisione del governo di modificare questo assetto - sottolinea - significa, da un lato non tenere conto della tipologia del servizio reso dalle cooperative sociali e dall’altro lato non tenere conto delle ricadute che questa scelta ha sui bilanci comunali».

«L’augurio - conclude - è che questa decisione di cui abbiamo avuto notizia non venga confermata ma se così non dovesse essere rivolgiamo un appello, innanzi tutto al governo stesso e poi al parlamento, di individuare una disciplina diversa e mantenere l’Iva resa dalle cooperative sociali al 4% come è stato fino ad adesso».

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