Iniziati i lavori alla rotonda “della paura”
L’Anas mette in sicurezza l’incrocio della Faustina
Sono partiti i lavori alla rotonda della Faustina in tangenziale. Non si tratta certo del cantiere per la realizzazione di un sottopasso, per il quale (se mai si farà) i tempi si preannunciano molto lunghi e i costi esorbitanti, ma di un restyling dell’incrocio che riguarderà l’asfalto, la segnaletica e i guard-rail. «Prevediamo che il cantiere duri una settimana e che si chiuda al massimo entro il 21 settembre» spiega l’assessore alla viabilità della Provincia di Lodi Nancy Capezzera. I lavori vengono eseguiti dall’Anas e avrebbero dovuto iniziare già all’inizio dell’estate, «ma poi sono stati posticipati per problemi legati all’appalto e al budget a disposizione», e così si è deciso di aprire il cantiere in settembre. Già ieri si sono formate in tangenziale lunghe code, in ogni caso i disagi per gli automobilisti dovrebbero durare solo pochi giorni. «Quando abbiamo saputo che i lavori sarebbero partiti a settembre abbiamo chiesto per lo meno che venissero anticipati il più possibile - aggiunge l’assessore Capezzera - per non essere d’intralcio con la riapertura delle scuole. Ieri sono iniziati e dureranno circa una settimana».
L’intervento prevede la posa, nelle due direzioni di marcia, di bande in rilievo rumorose alcuni metri prima della rotonda per indurre gli automobilisti a rallentare e definire così meglio la traiettoria, oltre alla posa di nuovi cartelli stradali. Inoltre, con un’apposita ordinanza, sarà ridotto il limite di velocità in quel tratto fino a 50 chilometri orari: tutti gli enti del territorio ne saranno informati, a partire dalla prefettura. Scartata, invece, al momento, l’ipotesi di posizionare led luminosi lungo la carreggiata e al centro del rondò per “accompagnare” i veicoli nella giusta traiettoria.
Piccoli accorgimenti, quindi, che potrebbero migliorare la sicurezza allo svincolo (ribattezzato “della paura”) forse col maggior tasso di incidenti di tutto il Lodigiano. In attesa naturalmente di un intervento più radicale con la realizzazione di un sottopasso. Un piano di cui sono state gettate le basi nei giorni scorsi, quando è stato affidato a una società di Trezzano sul Naviglio uno studio di verificare la fattibilità dell’opera. «Non c’è dubbio che questa sia una infrastruttura da rifare - commenta l’assessore Capezzera -. Fermo restando che gli incidenti avvengono per lo più per eccesso di velocità e mancate precedenze». Ovvero per imprudenze e comportamenti scorretti degli automobilisti.
Non è questo l’unico punto su cui la Provincia chiede ad Anas di intervenire sulle strade di sua competenza. C’è infatti il “nodo” dell’illuminazione, «con mezza tangenziale al buio e diversi punti della via Emilia nelle stesse condizioni», e quello del taglio del verde alle rotonde e agli svincoli.
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