Inchiesta sull’urbanistica, anche l’ex sindaco di Lodi Uggetti si schiera con Sala e il garantismo

LA DICHIARAZIONE In una intervista rilasciata all’Adnkronos

Milano

Nei giorni in cui tiene banco il caso Sala, con il sindaco di Milano indagato nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica, interviene anche l’ex sindaco lodigiano Simone Uggetti.

L’esponente del Pd ora fa tutt’altro lavoro, ma tutti ricordano che nel 2016 fu arrestato e portato addirittura a San Vittore con l’accusa di turbativa d’asta per il bando in perdita della gestione delle piscine lodigiane. Una vicenda dolorosa che si è conclusa soltanto due anni fa, con l’assoluzione, ma che di fatto ha segnato profondamente la vita di Uggetti, dei suoi cari, della sua parte politica.

In questi giorni Simone Uggetti ha manifestato nuovamente le sue posizioni garantiste (lo fece anche nei confronti di Toti, che pure milita in un’altra formazione politica) schierandosi al fianco di Beppe Sala in un’intervista rilasciata all’Adnkronos: «Per quel che ho letto nelle chat apparse sulla stampa, di fatto ha avuto delle interlocuzioni di lavoro, dei rapporti naturali e fisiologici - spiega all’agenzia con un certo sarcasmo -. L’inchiesta ha forse scoperto che esistono delle relazioni sociali? È un’inchiesta sociologica? Nel caso esistono ottime facoltà di sociologia a Milano». L’ex sindaco di Lodi evidenzia le reazioni dei partiti, così simili a quelle che toccò con mano quando fu lui nell’occhio del ciclone, ma di consigli a Sala Uggetti non ne dà: «Non ne ha bisogno. Ha coraggio e un mandato dei cittadini, sono sicuro che continuerà sulla sua strada, anche con maggiore determinazione di prima».

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