Inchiesta sul depuratore di Lodi, a processo i vertici Sal

«Frode in pubbliche forniture» e «danneggiamento di corso d’acqua»: sono le due ipotesi costate il rinvio a giudizio, a dicembre, del presidente di Sal Antonio Redondi e del direttore generale Carlo Locatelli, per violazioni che nel 2010 la Forestale aveva contestato nella gestione del depuratore fognario della città di Lodi, a cascina Costino. L’inchiesta era nata dall’esposto di un agricoltore per la situazione «da terzo mondo» della roggia Molina, che dopo aver attraversato Lodi raccoglie anche l’acqua trattata dall’impianto di depurazione. Contestate anche violazioni di norme ambientali, ma il gup ha dichiarato la prescrizione.

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