
Una cinquantenne lodigiana è stata condannata a due anni e otto mesi di carcere per truffa aggravata perché avrebbe continuato per cinque anni, dopo la morte dell’anziana madre, a incassare la pensione. L’Inps rivendica la restituzione di oltre 80mila euro e la pena non è sospesa: la donna sarebbe stata riconosciuta colpevole per non aver comunicato all’istituto previdenziale il decesso della parente, di cui ritirava il vitalizio grazie a una delega.
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