In vigore il cessate il fuoco, Zelensky apre al compromesso per fermare la guerra

Da questa mattina i civili stanno lasciando le città ucraine sotto attacco dei russi

È scattato stamattina alle 9 (le 8 in Italia) il cessate il fuoco in Ucraina che dovrebbe consentire alla popolazione civile di lasciare le città finite nel mirino di Mosca: Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy, in base alle intese raggiunte nel terzo vertice dedicato al negoziato tra la delegazione russa e quella ucraina.

Intanto, secondo quanto riportato dalla emittente statunitense ABC, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky starebbe valutando di arrivare a un compromesso in merito al futuro assetto di governo delle auto-proclamate repubbliche del Donbass (riconosciute dal Cremlino) e dell’Ucraina.

Dialogo sì, ma capitolazione no, avrebbe detto il presidente ai giornalisti di ABC.

Le prime operazioni di evacuazione a Sumy sarebbero in corso, così come in altre città ucraine che rappresentano obiettivi per le forze armate russe.

In un clima che apre a una flebile speranza di salvezza per la popolazione civile, arriva però la dichiarazione del portavoce del ministero degli Esteri ucraino che si Twitter ha denunciato il bombardamento del corridoio umanitario da Zaporizhzhia a Mariupol.

C’è intanto attesa per il quarto round di incontri in vista di una possibile soluzione del conflitto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA