In ospedale aperto il posto di polizia: «Un presidio di sicurezza e protezione»

Il questore Nicolino Pepe spiega il servizio in linea con le indicazioni del Viminale

Per fornire una prima risposta, tempestiva, alle vittime di atti di violenza, che si tratti di aggressioni al personale sanitario o episodi che mettono in pericolo degenti e familiari. Il nuovo presidio però, sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria, permetterà anche agli operatori di individuare in modo immediato gli eventuali casi di reati riconducibili al cosiddetto Codice Rosso, la legge che tutela le donne e i soggetti deboli che subiscono violenze, per atti persecutori o maltrattamenti. Aperto da lunedì, all’ospedale Maggiore di Lodi, il posto fisso di polizia, un ritorno atteso e fortemente richiesto da operatori e sindacati che garantirà la presenza quotidiana di almeno un operatore tra le 8 e le 20 di tutti i giorni feriali. «L’apertura del presidio vuole rappresentare una testimonianza di ulteriore prossimità della polizia di Stato alla cittadinanza e al comparto medico ospedaliero locale e alle loro esigenze di sicurezza e protezione» spiega in una nota la questura di Lodi, guidata dal questore Nicolino Pepe. L’obiettivo di riattivare il presidio di polizia ospedaliero è stato realizzato in stretta adesione alle direttive impartite dal capo della polizia, per aumentare la sicurezza del personale sanitario e dei pazienti dei nosocomi.

Un’attività portata avanti in tutta Italia, su indicazione impartita dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha portato ad un incremento di 50 posti di polizia fissi negli ospedali italiani, passati dai 126 esistenti ai 189 del prossimo futuro, tra quelli già attivati e quelli di imminente attivazione. Un potenziamento che ha toccato anche il numero di operatori della polizia di Stato complessivamente impiegati ogni giorno, con un passaggio dalle 228 alle 411 unità, con un aumento pari all’80 per cento. Il questore di Lodi Pepe, di concerto con il direttore dell’Asst di Lodi e sotto il coordinamento del prefetto di Lodi, ha individuato i locali idonei allo scopo e il personale adeguamento formato per garantire la presenza quotidiana a ridosso del pronto soccorso. Il posto di polizia dipenderà dalla Divisione Anticrimine della questura e da un lato soddisferà le esigenze di “security”, dall’altro agevolerà l’intervento dell’Autorità di polizia in tutti i casi si rendesse necessario.

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