In mille a Lodi pronti a sottoporsi al test per il coronavirus

Parte lo screening: gli esami si svolgeranno dal 17 ottobre in un ambulatoria allestito al comando della polizia locale

A Lodi sono in mille pronti al test che rivela il contatto con il virus. Dopo la campagna di adesioni scaduta alla metà di settembre, scatta la fase dei prelievi del sangue per i volontari che hanno accettato di verificare se hanno sviluppato gli anticorpi al Covid 19.

Le analisi verranno svolte sabato 17, domenica 18 e lunedì 19 ottobre nel comando di polizia locale, in via Cadamosto 13, dove verrà allestito uno spazio ambulatoriale in collaborazione con la Croce Rossa di Lodi. Si tratta del progetto sperimentale di screening delle amministrazioni della provincia di Lodi, promosso con Regione Lombardia, Agenzia di tutela della salute Milano città metropolitana e Azienda socio sanitaria territoriale di Lodi, in collaborazione con il Broletto. Nel capoluogo hanno aderito precisamente 997 persone. L’iniziativa mira a ricercare il profilo sierologico dei nuclei familiari che potrebbero aver incontrato il virus, per valutare l’andamento del contagio. Inizialmente si sottoporrà al test un solo componente per nucleo di età superiore a 19 anni. L’indagine si allargherà poi a tutti i componenti della famiglia, nel caso in cui il risultato sia positivo. Il percorso di screening si baserà sull’effettuazione di un prelievo per test sierologico e contestualmente di un prelievo del tampone nasofaringeo che verrà processato solo in caso di positività al sierologico. Le persone residenti o domiciliate nel Comune di Lodi che hanno aderito all’iniziativa riceveranno via e-mail o telefonicamente dal centro operativo comunale le informazioni dettagliate sul calendario e sulle modalità degli appuntamenti. La quota complessiva per la partecipazione è di 25 euro così suddivisa: 10 euro a carico dell’utente residente e 15 euro a carico dell’amministrazione comunale, mentre l’intera quota di 25 euro sarà a carico dell’utente se domiciliato a Lodi, ma non residente. «È un’iniziativa - sottolinea il sindaco Sara Casanova - in cui abbiamo fortemente creduto per due ragioni: garantire ai cittadini l’accesso ai test per la ricerca di anticorpi a un prezzo calmierato, grazie al contributo economico garantito dai Comuni, ed effettuare uno studio capillare sulla diffusione del virus con procedure e metodi di analisi omogenei, in modo da comprendere quanti lodigiani siano entrati in contatto con il Covid e stimare il possibile andamento futuro dei contagi . A Lodi le operazioni di prelievo saranno effettuate in tre giornate e coinvolgeranno un migliaio di cittadini che hanno scelto volontariamente di partecipare al percorso di screening

© RIPRODUZIONE RISERVATA