In coda alle “pompe bianche”

Il prezzo di diesel e benzina è esposto al palo e non ci scappi, dagli 8 ai 10 centesimi in meno al litro. Con il costo dei carburanti alle stelle anche nel Lodigiano vanno forte i distributori discount, quelli no logo smarcati dalle grandi compagnie di bandiera e dove è garantito il risparmio. Li riconosci dal via vai di automobili, camion e motorini a ogni ora, perché dal pensionato alla casalinga, che tu sia studente o avvocato, non vi è chi non cerchi di preservare il portafogli. Così è una vera e propria caccia al distributore bianco più vicino, si segnala con il passaparola e poco importa se si dovrà attendere in fila o macinare chilometri per arrivarci, come al supermercato, quel che conta è spuntare anche pochi centesimi. La mappa territoriale dei no logo conta cinque impianti, tre nella Bassa e due nel Sud Milano: sono Erredue lungo la via Emilia a Guardamiglio, Auchan/Agip a San Rocco al Porto (i clienti dell’Auchan hanno diritto a uno sconto), Ego sulla circonvallazione davanti al Conad a Codogno, Getoil sulla strada provinciale Binasco Melegnano a Carpiano e Scp in via Risorgimento a San Giuliano. Fino a un mese fa l’impianto Ego di Codogno vendeva carburante di un grosso marchio, ma la società proprietaria ha guardato in faccia ai tempi e fiutato nella crisi la possibilità di grossi guadagni. «Vendiamo a forte sconto e il reddito della società e del gestore è dato dall’incremento dei volumi - spiega Andrea Salsi, amministratore delegato di Scat -, la filosofia è completamente diversa da quella tradizionale, non facciamo campagne pubblicitarie, non ci sono raccolte a bollini né premi, ma diamo lo sconto». La pubblicità non serve, basta il prezzo scritto sul pannello elettronico a convincere automobilisti e autotrasportatori a fermarsi. Quello che si crea poi è un circolo virtuoso: essendo le spese di marketing ridotte a zero, per le società è possibile tenere bassi i prezzi, questi fanno aumentare il giro della clientela e i fatturati decollano consentendo di proseguire su quella strada. La prova che il sistema funziona è nei numeri: chi ha scoperto questa gallina dalle uova d’oro testimonia di aver visto il volume dei clienti raddoppiare, i più fortunati anche triplicare. E basta fare un salto ad uno qualsiasi di questi distributori a buon mercato per capire che è vero. Il mattino presto, intorno a mezzogiorno e tra le 17 e le 19, tutti i giorni sono dieci, quindici, alle volte una ventina i mezzi in coda. Per non parlare dell’assalto alle pompe allo scoccare del venerdì sera quando il weekend è alle porte. «Oggi la vita è talmente cara che si guarda a tutto - spiega Giuseppe Anelli, 78 anni di Castiglione, mentre Stefano Cortesi, gestore del distributore Ego a Codogno gli fa benzina -, ai nostri tempi si faceva la fame ma c’era la speranza, adesso più neanche quella». Qualcuno racconta di aver rischiato di restare a secco, pur di arrivare al distributore bianco e non pagare altrove quello che qui si può trovare a meno: «Ero quasi in riserva e stavo andando a Lodi - spiega una donna sulla quarantina -, volevo fermarmi al primo distributore, ma poi ho preferito tornare indietro e fare diesel a Guardamiglio. Ho perso un po’ di tempo è vero, ma l’importante è aver risparmiato». La tattica se si può è fare il pieno, oppure 30-40 euro, che tanto prima o poi il carburante bisogna tornare a farlo e allora meglio approfittarne subito. A parte i giovanissimi, costretti a stare nei 5-10 euro: «Con la paghetta faccio fatica a starci dentro», spiega un ragazzetto prima di “sgommare” via sullo scooter.

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