In 1500 a Lodi per la grande festa dell’“Half Marathon”

Un filo colorato è pronto a “cucire” Lodi a ritmo di corsa. È probabilmente questo il maggior merito della Laus Half Marathon, la mezza maratona competitiva che scatterà domani alle ore 9.30 per una seconda edizione abbracciata con grande entusiasmo sia dai top runner sia dai cosiddetti “tapascioni”, con iscrizioni che hanno sfondato quota 1500 (1528): la gara (di livello regionale Fidal) come un anno fa si snoderà per tre quarti in città, andando a toccare quasi tutti i quartieri, in un autentico spot per il capoluogo.

Lodi per una domenica sarà tutta da correre, su un percorso leggermente cambiato rispetto al 2015 e raccontato in punti salienti ed emozioni dal tavazzanese Davide Lupo Stanghellini, secondo classificato e miglior lodigiano della prima edizione. Si parte da piazza Castello, con i corridori incolonnati per tutto corso Vittorio Emanuele in quattro “griglie” a seconda del tempo di accredito; dopo aver puntato verso la stazione e aver percorso viale Rimembranze gli atleti effettueranno una sorta di “ricciolo” all’Albarola prima di riportarsi in viale Italia. «Sono quasi vent’anni che mi alleno su quelle strade, le conosco a menadito: lì inizierà a sgranarsi un po’ anche il gruppo dei migliori», spiega Lupo Stanghellini. Dopo aver superato San Bernardo e la zona Laghi la Laus Half Marathon toccherà la Piarda Ferrari e percorrerà via del Capanno, affiancata per un lungo tratto dall’Adda: «Correre lungo l’Adda e in generale lungo i fiumi a me piace moltissimo per gli scenari e il senso di tranquillità: il velo di sabbia che a volte si trova sulle strade è quasi un piacere», spiega il fanfullino. Lupo Stanghellini apprezza molto anche il successivo passaggio a Montanaso («Sono strade su cui mi alleno, è veramente come sentirsi a casa») e applaude la scelta degli organizzatori di proporre «un quartiere come le Fanfani per l’ultimo tratto». Il valore aggiunto della “mezza” di Lodi è però soprattutto l’arrivo in piazza della Vittoria: «Un autentico spettacolo, anche per chi corre e anche dopo 21,097 km il colpo d’occhio è notevole».

Parole che rappresentano un plauso per il Gp San Bernardo, artefice della corsa: «La gara ha un cast di ottimo spessore - il pensiero del presidente del sodalizio, Silvio Furiosi -, la partecipazione numericamente ci soddisfa molto: la nostra speranza è che domenica siano molto soddisfatti anche i corridori e tutti coloro che collaboreranno ad allestire la manifestazione. Da Lodi l’anno scorso fummo accolti bene: speriamo di essere apprezzati ancora di più». La Laus Half Marathon anche quest’anno avrà a disposizione un “esercito” di 150 volontari tra studenti del “Bassi” e componenti dei gruppi podistici lodigiani Fiasp.

Quello portato domani dalla mezza maratona sarà un messaggio di sport punteggiato anche di esempi importanti: da parte di Alessandro Mennella, atleta sordo e ipovedente che correrà con le “guide” di Rare Partners, dei due alfieri della No Limits Stefano Codega e Andrea Abbiati e anche del gruppo “Io so perché corro”, delegazione di podisti che in ogni gara trova il modo migliore di fare del bene. La mezza maratona di Lodi è sempre pronta a stupire.

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