Imu, prelievo alle stelle sui capannoni

Si moltiplicano le tasse su capannoni, uffici e laboratori artigianali in città. La nuova Imu è un “macigno” che graverà sulle attività produttive. Dai primi calcoli che sono stati compiuti dalle categorie, le imposte sugli immobili che le imprese dovranno versate al Broletto sono almeno il doppio rispetto all’anno scorso. «Non gridiamo al lupo senza ragione, siamo seriamente preoccupati per l’impatto che questa manovra avrà sulle aziende – sottolinea Vittorio Boselli di Confartigianato -, auspichiamo che si possano ridurre le aliquote applicate dal Comune di Lodi».

Dalle simulazioni effettuate dall’associazione di artigiani di via Haussmann risulta che i negozi pagheranno di Imu 555,51 euro (293,70 euro con l’Ici l’anno scorso), gli uffici 362,68 euro (era 193,87 euro con l’Ici), i laboratori 742,24 euro (era 453,43 con l’Ici). Sarà una stangata invece sulla categoria catastale dei depositi: 1.140,72 con l’Imu (era 477,75 euro con l’Ici). La statistica misura un aumento che varia dal 164 per cento fino a punte del 239 per cento. «Per ora abbiamo sospeso il tavolo tecnico che avevamo avviato in Broletto – aggiunge Boselli -, siamo d’accordo che riprenderemo il negoziato dopo il 18 di giugno, una volta che sarà chiaro al Comune quale sarà il gettito effettivo dell’imposta. L’ipotesi di cui stiamo discutendo è infatti quella che ci possa essere un allargamento delle categorie d’immobili che possano ricevere un’agevolazione tributaria».

Dai conteggi effettuati dall’Unione artigiani emerge poi che per i laboratori di arti e mestieri a Lodi con la vecchia Ici con una media di 100 metri quadrati si pagava 748 euro. L’introduzione dell’imposta municipale unica porterà la spesa a 1.403 euro, prevedendo un’aliquota dell’8,7 per mille. Stessa aliquota per i negozi a Lodi: la media è di 263 euro con la vecchia Ici e di 569 euro con l’Imu. Per i capannoni (in media di 200 metri quadrati) l’imposta comunale sugli immobili nel 2011 era pari a 1.338 euro, mentre con l’Imu i valori schizzano a 2.290 euro. «Sicuramente l’impatto non è da poco, la speranza è che ci possano essere dei ribassi delle aliquote in futuro, come ci è stato prospettato – afferma Mauro Sangalli dell’Unione artigiani -, bisogna però riconoscere che il Comune di Lodi ha avviato un tavolo di confronto con le categorie». Per quanto riguarda Confcommercio, è intervenuto il rappresentate del gruppo di categoria, Massimiliano Lingiardi, che ha preso parte al tavolo sull’imposta municipale unica organizzata in Broletto. «Dalle analisi che abbiamo fatto emerge che l’imposta non graverà in modo pesante sui commercianti del centro di Lodi, perché quegli esercizi sono prevalentemente in affitto – spiega -, peserà di più invece sulle botteghe di periferia, dove in diversi casi la conduzione coincide con la proprietà dell’immobile. In ogni caso siamo soddisfatti del percorso che abbiamo fatto con il Comune di Lodi, abbiamo infatti raggiunto il risultato di un’agevolazione di 1 punto percentuale sugli stabili in categoria catastale C1 e C3, ovvero negozi e botteghe, nonché laboratori per arti e mestieri. Non penso poi che con la nuova Imu si registri un incremento degli affitti degli esercizi commerciali, perché in un periodo di crisi economica con un ritocco al rialzo dei canoni si correrebbe il rischio di lasciare tanti locali sfitti».

Infine sull’imposta municipale unica, le cui aliquote sono state decise dal Broletto, sono stati fatti anche dei primi conteggi dall’ordine dei commercialisti di Lodi. Sono state compiute delle analisi a campione tra gli iscritti all’ordine, che hanno riscontrato un sensibile incremento dell tasse a carico di proprietari d’immobili. Il presidente dei professionisti Emilio Bruschi ha fatto sapere che «l’aumento medio delle tasse sulla casa e altri immobili varia in città e nei territori limitrofi, a seconda della differente tipologia, dal 75 al 100 per cento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA