Il Tfr se ne va per pagare il dentista

Per andare dal dentista i lodigiani chiedono il tfr anticipato all’azienda. E dal 2010 ad oggi sono sempre di più quelli che lo fanno. Secondo i dati diffusi dall’odontoiatria dell’Azienda ospedaliera di Lodi, infatti, nel 2010 le richieste sono state 14. Nel 2011 sono salite a 21, nel 2012 a 33 e quest’anno sono già state 17. Se il trend si conferma, per la fine dell’anno, le richieste saliranno a 52. «Quando una persona chiede il tfr anticipato alla sua azienda per andare dal dentista privato - spiega Gianfranco Colella, responsabile della branca odontoiatrica - a noi tocca certificare la necessarietà e la straordinarietà della prestazione richiesta». E i dati sono chiari. Nel 2013 c’è stata una richiesta a gennaio, 5 a febbraio, 4 a marzo e già 7 ad aprile. «Non era mai successo - spiegano le infermiere - che ci fossero 7 richieste in un solo mese e possono sempre aggiungersi le urgenze». Tutta l’attività dell’odontoiatria di Lodi, tra 2011 e 2012 ha subito un balzo in avanti. Il numero di pazienti si aggira intorno ai 7mila, ma le prestazioni effettuate sono passate da 16mila a 16mila 364 circa.

«Abbiamo 8 specialisti -spiega Colella - divisi tra i presidi di Lodi, Sant’Angelo e Codogno. Molti sono quelli che quando tocca a loro rinunciano perché nel frattempo la loro situazione economica è cambiata». Le attività coprono quasi tutte le necessità, ma i professionisti si rendono anche disponibili, nel caso di anziani e disabili, per le prestazioni a domicilio. «Facciamo la conservativa - spiega Colella - estrazioni, otturazioni e igiene orale. Poi eseguiamo interventi chirurgici, tranne l’implantologia, in anestesia locale e generale».

A pieno ritmo funziona anche il servizio protesico. Sotto i 14 anni gli apparecchi vengono messi gratuitamente, dai 14 ai 16, invece, si paga il ticket. Importante è anche il servizio di protesica per gli adulti. La normativa è cambiata e l’attività ha rischiato di essere cancellata. L’Asl e l’Azienda ospedaliera di Lodi, invece, hanno scelto di mantenere il servizio. Ognuno di noi è esperto in un determinato settore».

Punto nero restano le liste d’attesa. Per l’attività di ortodonzia a Lodi bisogna aspettare gennaio 2014, febbraio 2014 a Sant’Angelo. Per un intervento in anestesia generale si va a gennaio 2014, per uno in anestesia locale si aspetta fino a settembre e per una protesi a maggio. «Sulle liste d’attesa - spiega Colella - abbiamo fatto dei passi in avanti. Bisogna educare la gente a non prenotare le visite senza poi presentarsi». Molti lodigiani non sanno neanche che c’è il dentista in ospedale. «A volte ci considerano “la mutua” - aggiunge il primario-, ma qui ci sono degli specialisti che hanno la laurea in medicina. La più grande soddisfazione è vedere la gente che torna e chiede dello stesso dottore. Siamo un’equipe molto affiatata, anche il personale infermieristico è selezionato. Non può esserci turnover. Per riuscire bene dobbiamo andare tutti nella stessa direzione».

Cristina Vercellone

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