«Il suo sorriso era magico»

«Uno scherzo così non dovevi farlo….non sai quanti ci manchi». Lo hanno scritto sulla lavagna all’Itis Volta. Un addio commosso per Altea Trini, travolta da un Suv domenica pomeriggio. Una morte assurda per una ragazza di 17 anni, che si è spenta dopo essere stata investita in bicicletta. Ieri mattina i suoi compagni erano in lacrime e tutta la scuola di via Giovanni XXIII era in lutto. Il suo banco è stato riempito di fiori, hanno posato una candela e il simbolo degli Scout. Al suo posto hanno lasciato messaggi di cordoglio: «Non ti dico che mi manchi, perché mi mancheresti solo se non ci fossi più, in realtà tu sei sempre qui e sempre lo sarai».

Si sono stretti uno vicino all’altro i ragazzi della quarta classe del liceo biologico. Sgomenti per una scomparsa che li ha lasciati senza fiato. Hanno gli occhi lucidi e le loro parole sono strazianti. «Era una ragazza con il sorriso sempre stampato, aveva valori immensi – ricorda l’amico Daniele –. Mi aveva anche regalato un braccialetto: una parte se l’era tenuta per sé e l’altra l’aveva consegnata a me. Ci manca molto». I compagni sono riuniti nello studio del preside. Senza parole per una tragedia che travolge tutto. Insieme accennano alcuni pensieri. Poi è un fluire di racconti, di momenti condivisi che niente potrà cancellare. «Era sempre disponibile per i suoi amici. Quando qualcosa non andava diceva di sorridere. Aveva una grande forza di volontà», riferisce la giovanissima Sara. Che ha ripercorso alcuni momenti felici: «Ho ancora in mente quando siamo andati in gita e si era messa ad intonare le canzoni di Max Pezzali. Lei amava molto la musica. Ascoltava anche Lady Gaga, che era la sua cantante preferita». A scuola Altea era brava, studiava molto ed era appassionata di materie scientifiche. Aveva frequentato alle medie le Cazzulani, quindi aveva deciso di iscriversi al liceo biologico dell’Itis Volta, un indirizzo di studio per approfondire il mondo della natura. «Adorava anche la filosofia e le discipline umanistiche – confidano i compagni – aveva già deciso cosa fare all’università. Sognava di iscriversi a psicologia a Pavia». E ancora la sua straordinaria vitalità, i suoi progetti che erano contagiosi. La voglia di uscire con gli amici, di fare “baldoria” e di coinvolgere tutti. «Era una brava ragazza, molto generosa – riferiscono altri –. Non stava mai ferma un secondo. Amava molto anche lo shopping».

Per i suoi 29 compagni, la morte di Altea Trini è una terribile perdita. Le foto della ragazza ieri sono state esposte all’ingresso dell’Itis: su uno schermo nell’atrio principale della scuola superiore. Una serie di foto che la ritraggono con le braccia aperte. E per i corridoi è stato esposto anche un cartello che invita al raccoglimento: “Una nostra studentessa della 4BA è morta in un tragico incidente investita in bicicletta mentre era in uscita con il suo gruppo scout. Oggi siamo in lutto. Chiedo a tutti di ricordarla con compostezza e silenzio”. Firmato la dirigente dell’Itis Luciana Tonarelli. Che ha voluto commemorare così la 17enne: «Era una ragazza molto solare, aveva un buon rapporto con le insegnanti, con i bidelli, con gli altri compagni. Una persona che si faceva voler bene». E i suoi docenti: «Aveva un’intelligenza molto vivace ed era anche ben integrata nella sua classe». La vittima dell’incidente si era anche distinta per la sua passione nello sci, che praticava con buoni risultati, e ancora spiccano i suoi legami con il gruppo degli scout. «Era una ragazza molto dolce e discreta. Davvero appassionata della vita», dice l’assistente diocesano degli scout di Lodi don Cesare Pagazzi. E tutto il mondo Agesci si è chiuso nel dolore per questa immensa tragedia. Un dramma che sembra travolgere tutto, in un turbine sconvolgente di emozioni. Eppure dalla memoria spunta un sorriso, il sorriso di Altea che per tutti era assolutamente magico.

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