Il “remake” della cattedrale vegetale di Giuliano Mauri all’ex Linificio di Lodi

Una nuova installazione sorgerà in piazzale Forni, nell’ambito del maxi progetto di recupero del “fabricòn”

Il ricordo della “cattedrale vegetale” di Giuliano Mauri, opera a cielo aperto che fino a qualche anno fa abitava la sponda sinistra dell’Adda, continuerà a rivivere nel nuovo progetto dell’Opificio culturale, polo artistico e creativo che sorgerà presto in piazzale Forni, prendendo il posto dell’ex Linificio.

Come spiegato da Andrea Cancellato in occasione del secondo appuntamento organizzato nell’ambito degli stati generali della cultura, l’idea è quella di collocare al centro dell’Opificio uno spazio all’aperto, una sorta di terrapieno entro cui allestire una innovativa “cattedrale”. La nuova installazione artistica sorgerebbe così in coabitazione con le altre opere contenuto all’interno del futuro Opificio di piazzale Forni. «Nello spazio a cielo libero pensiamo possa trovare accoglienza la realizzazione, così come ci è stata proposta, della “cattedrale vegetale” di Giuliano Mauri, in luogo di quella andata distrutta», ha spiegato Cancellato. Ai presenti che chiedevano maggiori informazioni, in particolare al giornalista Alessandro Beltrami, sostenitore della tesi secondo cui «musealizzare una replica postuma dell’installazione di Mauri, pensata originariamente per abitare il paesaggio, avrebbe poco senso», Cancellato ha specificato che le opere del compianto artista possono prestarsi anche a questo tipo di installazioni. Obiettivo comunque non sarà emulare la “cattedrale” andata distrutta, ma apportare qualche elemento di novità.

Gli spazi del “fabricòn”, battezzati come Opificio culturale, saranno al centro di un recupero dal valore di 21 milioni di euro. Tre piani, di cui uno seminterrato, per un totale complessivo di 13.170 metri quadri dove saranno realizzati un nuovo ingresso accogliente, spazi centrali dedicati all’archivio storico e al museo civico, un auditorium da 250 posti, un cineclub da 90 e uno spazio per proiezioni all’aperto. È questa l’ipotesi presentata sabato dal Comune di Lodi.

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