A problemi che esulano dall’ordinarietà bisogna far fronte con un impegno e con mezzi straordinari, in modo unitario e con obiettivi condivisi.
È questo l’atteggiamento più opportuno ed efficace con il quale la città (in tutte le sue espressioni) deve rapportarsi al problema di una recrudescenza della criminalità predatoria che appare evidente e richiede serietà di analisi e sforzi congiunti.
Ho quindi trovato assolutamente appropriato il richiamo ad intervenire tempestivamente e concretamente contenuto nel corsivo pubblicato oggi (giovedì 1 marzo, ndr) sul Cittadino, richiamo che faccio mio, associandomi all’opportuna riflessione proposta dal giornale, che sollecita “massima collaborazione da parte di tutte le istituzioni, evitando le polemiche”.
Partiamo da qui, riconoscendo l’esistenza di un problema che sta assumendo dimensioni gravi e crea giustificata preoccupazione tanto nella cittadinanza quanto tra le istituzioni, richiedendo nuove e più costanti forme di prevenzione, con fiducia nelle autorità preposte alla tutela dell’ordine pubblico, ma anche la serietà ed il realismo di constatare che le misure messe in atto sino ad ora non sono state sufficienti a preservare la città da un fenomeno che certamente non è esclusivo di Lodi ma che si sta manifestando con modalità e frequenze che non sembrano avere precedenti per la nostra realtà locale.
Il sindaco di Lodi Lorenzo Guerini interviene dopo il corsivo del nostro giornale che esortava le istituzioni a dare una risposta alla drammatica escalation della criminalità nel capoluogo
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