Il presepe, racconto minimo e gesto ostinato come resistenza VIDEO

TRADIZIONI Sul “Cittadino” ben 18 pagine con le fotografie inviate dai lettori in dicembre fino alla vigilia di Natale

Il presepe, “racconto minimo e gesto ostinato come resistenza”, leggerete sulle pagine di cultura del “Cittadino” nell’edizione della vigilia di Natale. Perché in provincia, come scrive il nostro Federico Gaudenzi, il presepe non è mai soltanto una dichiarazione di fede, e nemmeno una presa di posizione contro chissà che invasione di culture diverse. Ma è un gesto ostinato. Qualcosa che si continua a fare perché “altrimenti manca qualcosa”, anche se nessuno saprebbe dire cosa.
E lo testimoniano le ondate di fotografie dei presepi che i nostri lettori stanno inviando alla nostra redazione: già 18 le pagine pubblicate in dicembre fino alla vigilia di Natale.

. Da vent’anni il presepe di Francesco Grechi a Orio Litta

Dai presepi in casa e nelle chiese a quelli in spazi esterni, pubblici o allestiti da cittadini privati, statici o meccanici, fino ai presepi viventi (sempre sul “Cittadino” di oggi le segnalazioni degli appuntamenti con le sacre rappresentazioni nel territorio): una tradizione che continua.

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