Il Pd a Codogno disegna il Lodigiano del futuro

Incentivazione concreta per il recupero delle aree dismesse, sviluppo della green economy anche attraverso modifiche in tal senso ai regolamenti edilizi comunali, una gestione sempre più attiva dei problemi sociali da parte del Consorzio lodigiano per i servizi alla persona, integrazione per gli stranieri, quote rosa nelle giunte comunali, la “super Astem” per i rifiuti. È il Lodigiano che vuole il Partito democratico, riunitosi a Codogno venerdì sera e sabato mattina per la prima conferenza programmatica territoriale del partito.

Tanti i temi discussi dall’assemblea e le proposte emerse, ma su tutto restano in primo piano a livello locale i temi del lavoro, dalle politiche di sviluppo agli ammortizzatori sociali, quello della gestione del territorio, dalle aree dismesse alle energie rinnovabili, quello delle politiche sociali. I contenuti della conferenza programmatica sono stati elaborati nei vari forum tematici del partito e sono arrivati alla due giorni sotto forma di proposte che ora devono calarsi dalla fase dell’elaborazione politica a quella dell’azione amministrativa, che il Pd svolge guidando nel Lodigiano una quarantina di comuni.

Sul lavoro le ipotesi messe in campo riguardano un accordo locale con le banche per premiare l’innovazione e l’imprenditoria giovanile, sfruttare l’occasione dell’Expo mettendo in rete alberghi, ristoranti e altre strutture a vocazione turistica e spingendo il Lodigiano sul versante agro-alimentare, far partire veramente un’agenzia per lo sviluppo territoriale, puntare sul business park, sulla green economy, anche modificando i regolamenti comunali, sull’integrazione delle infrastrutture sui poli ex Gulf di Turano e Bertonico e sull’ex Scar di Secugnago e Brembio.

Proprio le aree dismesse o parzialmente industrializzate sono uno dei nodi centrali delle proposte del Pd lodigiano: aiutare chi vuole investire a collocarsi su terreni già industrializzati è la priorità, e la si può realizzare con incentivi reali, dalla riduzione del costo degli oneri di urbanizzazione all’aumento volumetrico a fronte di benefici di sostenibilità ambientale e risparmio energetico. A fronte di queste agevolazioni dovrebbero esserci criteri di compensazione ambientale e perequazione urbanistica, con la realizzazione del corrispettivo degli oneri sotto forma di opere pubbliche.

Terzo tema forte, anche per il livello locale, è il welfare di cui il fulcro lodigiano deve essere il Consorzio. Oltre al progetto di Basiasco per realizzare una comunità per minori, il Pd vuole percorrere altre strade, tra cui la formazione e la gestione di una rete di badanti, l’accreditamento di un consultorio, la gestione di una Rsa, chiaramente quella di Codogno che deve essere dismessa dall’Asl. Scuola, immigrazione, energie rinnovabili sono poi i contenuti studiati dai forum con una visione di carattere più complessivo, con risposte da darsi a livello nazionale. «La sfida ora è mettere in pratica tutto quello di cui abbiamo discusso, portare in sintesi tutto quello che abbiamo fatto - ha detto nella sua relazione conclusiva il segretario provinciale del Pd Mauro Soldati -. Da domani bisogna cominciare a lavorare tutti, gente di partito, amministratori, per portare le nostre idee all’interno dei consigli comunali. Da domani operatività e concretezza».

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