Il Parco tecnologico ha 10 anni

«Regione Lombardia ha creduto e continua a credere molto in realtà come questa perchè riteniamo che un ruolo importante delle istituzioni sia quello di permettere, favorire e promuovere il trasferimento tecnologico, cioè trasformare le idee e la conoscenza in benessere per i cittadini e in valore, anche economico, a vantaggio non solo del nostro territorio ma dell’intero Paese». Lo ha detto l’assessore all’Università, della Regione Lombardia Mario Melazzini, intervenendo a Lodi all’evento «10 anni di Parco Tecnologico Padano, una passione per l’innovazione»

«Regione Lombardia - ha proseguito Melazzini - considera punti prioritari e strategici la ricerca e l’innovazione e ha scelto di investire su quelli che sono i loro veri motori: il capitale umano innanzitutto e la filiera della ricerca tra università, centri di ricerca, istituzioni e imprese». «Il Parco Tecnologico Padano - ha spiegato - è un chiaro esempio di lavoro sinergico tra mondo della ricerca, istituzioni e imprese. Oggi il Parco Tecnologico Padano è un centro di eccellenza non solo nell’agroalimentare ma anche in altri campi come la bioeconomia e la biomedicina». A questo proposito, riferendosi alla mappatura del genoma umano e non solo, Melazzini ha avanzato l’ipotesi che il «Parco possa diventare una piattaforma di servizi per tutto il sistema della ricerca lombardo»

Melazzini ha intenzione di proporre un progetto di legge che «possa dare corpo e forza alla filiera tra università, centri di ricerca, e imprese, costruisca la governance del sistema ricerca individuando le caratteristiche del sistema, gli obiettivi, le aree ad alto potenziale di sviluppo e definisca la cornice per favorire gli investimenti in grado di generare forte effetto leva sulle risorse private»

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