Il Papa ai giovani della Gmg di Lisbona: «Non abbiate paura, ascoltate Cristo e brillate della sua luce»

Questa mattina (domenica) la Messa con il Santo Padre

La notte dopo la Veglia della Giornata della Gioventù è magica. Non una magia con un trucco. Ma una magia reale. Perché è quel momento in cui, dopo avere pregato insieme al Papa e avendo negli occhi tanti visi di giovani da tutto il mondo incontrati durante la settimana, ognuno si stende nel proprio sacco a pelo, ma avvertendo attorno a sè i vicini e ad uno ad uno, più di un milione di giovani da tutto il mondo. Chi continua a pregare, chi continua a cantare, chi raggiunge il bagno di notte per trovare meno fila. E l’alba è un momento unico. Poi la colazione sul posto adattandosi a quanto ricevuto, la preparazione per la Messa conclusiva della Gmg. Ecco quanto raccontano oggi, per questa Gmg 2023 a Lisbona, le foto che arrivano da Parque Tejo, inviate da don Enrico Bastia, direttore dell’Ufficio di pastorale giovanile di Lodi.

Anche il vescovo di monsignor Maurizio Malvestiti e i dieci sacerdoti presenti dalla nostra diocesi, stanno concelebrando con Papa Francesco e migliaia di sacerdoti da tutto il mondo. “Santo Padre, ci ha dato così tanto in questi giorni a Lisbona. Questa Gmg sarà ricordata sicuramente per la sua presenza. È la sua Gmg. E sarà ricordata come momento decisivo di una generazione che costruirà il futuro”. Così il patriarca di Lisbona, Manuel José Macário do Nascimento Clemente, nel saluto all’inizio della Messa.

E dopo il Vangelo della Trasfigurazione, nell’omelia il Santo Padre ha detto: «È bello ciò che abbiamo sperimentato con Gesù in questa Gmg. Dopo queste giornate ci chiediamo: cosa portiamo con noi nella vita quotidiana?» E ha evidenziato tre verbi.

Primo: brillare. «Abbiamo bisogno di uno squarcio di luce per affrontare tante sconfitte quotidiane che ci aspettano nella vita, per affrontarle con la luce della risurrezione di Gesù. Diventiamo luminosi non quando mostriamo un’immagine perfetta, ma quando accogliendo Gesù impariamo ad amare come lui. Se diventiamo egoisti, lì la luce si spegne”. Secondo, ascoltare: “Tutto quello che c’è da fare è “Ascoltatelo”: Tutto il segreto è qui. Prendete il Vangelo e ascoltate quello che dice Gesù e quello che dice in noi. Con la nostra buona volontà possiamo scegliere cammini che però sono egoismo mascherati di amore. State attenti alle forme di egoismo mascherati di amore. Ascoltatelo perché lui vi dirà qual è il cammino dell’amore».

Terzo, non abbiate paura. «Voi che coltivate sogni grandi, ma spesso offuscati dal timore di non essere realizzati, voi giovani tentati in questo tempo di scoraggiarvi o di nascondere il dolore mascherandolo con un sorriso, voi giovani che volete cambiare il mondo e lottare per la giustizia e per la pace. A voi giovani, di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno, come la terra ha bisogno della pioggia, proprio a voi giovani, vorrei guardare ognuno di voi negli occhi e dirvi: non temete, non abbiate paura. Ma vi dico una cosa ancora più bella: non sono io, è Gesù stesso che ve lo dice, lui vi guarda, conosce la vita di ciascuno di voi, il cuore. E lui oggi vi dice, qui, a Lisbona, in questa Giornata mondiale della Gioventù, non temete. Abbiate coraggio, non abbiate paura».

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