Il nuovo presidente del Parco Agricolo Sud Milano in redazione al “Cittadino”: «Un freno al consumo di suolo» - La videointervista completa
Lodi Andrea Checchi, già sindaco di San Donato Milanese, eletto martedì
Lodi
Andrea Checchi, 61 anni, sindaco per due mandati a San Donato Milanese, da martedì 23 settembre è il nuovo presidente del Parco Agricolo Sud Milano, un’entità territoriale davvero vasta: 47 mila ettari, 60 comuni sui 134 di Città metropolitana, 900 aziende agricole, una superficie agricola di 37 mila ettari, 400 allevamenti, 600 cascine e, qualche curiosità, 12 castelli ricompresi nell’area del Parco, 208 ettari di marcite e 254 fontanili attivi.
Siamo in una delle zone economicamente più dinamiche d’Europa, ma abbiamo un patrimonio agricolo enorme, da qualche ora sulle spalle di Andrea Checchi. Benvenuto al «Cittadino», quali sono le sue linee programmatiche?
«Prima di rispondere, ringrazio i quasi 60 sindaci che mi hanno affidato la presidenza del Parco. Vorrei ringraziare anche quanti mi hanno preceduto in questo ruolo non semplice. Torno alla domanda: ai sindaci, martedì, ho chiesto di agire in maniera collettiva e già questo è un punto programmatico. Non sono abituato a fare le cose da solo, i miei dieci anni da sindaco lo testimoniano. C’è poi da ragionare su tre punti fondamentali. Il primo è il tema del consumo di suolo zero: sembra uno slogan, non lo è nel momento in cui si cerca di dare delle indicazioni, degli obiettivi ai singoli comuni e all’ente parco. Il secondo obiettivo è tutelare l’attività agricola, promuovere ad esempio un marchio che valorizzi i prodotti che qui vengono coltivati e la carne degli allevamenti. Terzo obiettivo, il territorio. Ci sono castelli, rocche, chiese, solo nel Sudmilano penso a Mirasole, Chiaravalle, Viboldone, Rocca Brivio, il castello Mediceo di Melegnano: abbiamo un patrimonio culturale e religioso abbondante, va messo a sistema».
L’intervista completa sul Cittadino in edicola giovedì 25 settembre
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