Il nuovo prefetto scrive alla città

Sull’accoglienza la rappresentate del governo è netta: «Ci muoveremo ascoltando le realtà locali»

«È un privilegio e un onore poter esercitare le mie funzioni in una provincia dalle nobili tradizioni, di grande laboriosità e di profonda cultura». Con queste parole l’undicesimo prefetto di Lodi Patrizia Palmisani si è rivolto ai cittadini. Ieri, all’atto del suo insediamento in corso Umberto, ha reso nota una lettera di saluto per il territorio, un documento dove esprime i principi che guideranno il suo lavoro, a partire dai prossimi giorni, quando sono in programma una serie di incontri istituzionali.

La questione “bollente” resta quella dell’accoglienza dei profughi, un flusso di migranti che aveva provocato un braccio di ferro tra il suo predecessore, Antonio Corona, e i Comuni. «Di fronte a questa situazione non possiamo girarci dall’altra parte», è stata la premessa del prefetto Palmisani, 55enne e originaria di Roma, in un colloquio con la stampa. Poi ha ribadito la necessità di un confronto con il territorio: «Ci muoveremo ascoltando le realtà locali – ha sottolineato – bisogna evitare concentrazioni eccessive in un solo luogo. L’ipotesi della fiera di Lodi come spazio di ospitalità è stata accantonata. Si stanno valutando forme di accoglienza più diffusa, come la proposta di utilizzo delle case cantoniere». Affiancata dal vicario Mariano Savastano e dal capo di gabinetto Paolo Ramunni, la responsabile del palazzo del governo ha lanciato un nuovo progetto che riguarda la pubblica amministrazione: «Deve essere al fianco dei cittadini. Su questo vorrei creare un canale di comunicazione, un modello veloce e poco formale, per fare in modo che tutti possano lamentare e rappresentare inefficienze. E gli uffici potranno fare le necessarie verifiche», annuncia Palmisani nel suo primo giorno nel palazzo del governo.

Fino alla scorsa settimana al lavoro all’ufficio centrale ispettivo del Dipartimento vigili del fuoco, al ministero degli Interni a Roma, il prefetto ha messo al centro anche la questione sicurezza: «Su questo la provincia di Lodi dimostra una situazione abbastanza soddisfacente, ma si deve migliorare, soprattutto per la percezione che i cittadini hanno della sicurezza – ha dichiarato – su questo erano stati compiuti passi importanti in questa prefettura, con la firma ad esempio di diversi protocolli».

E, argomento che probabilmente affronterà nella giornata di oggi nel colloquio con i vertici delle forze dell’ordine e con le autorità di procura e tribunale, la carenza degli organici: «Un problema abbastanza sentito, sia per le forze di polizia e per gli stessi uffici della prefettura», ha precisato. Infine ha rivolto un pensiero ad alcune fasce sociali, molte delle quali colpite dalla crisi. «Un particolare saluto va a coloro che si trovano in condizioni di fragilità sociale, ai disabili, agli anziani e ai giovani per i quali sarà mio personale obiettivo rendere la prefettura sempre più un reale punto di riferimento», ha scritto Palmisani nella sua lettera ai lodigiani.

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