Il motore si ferma e precipita al suolo

Cade con il parapendio da 15 metri a San Bernardo

Salva per miracolo, dopo che il suo paramotore “super-leggero” è caduto da 15 metri d’altezza. È quello che è successo ad una lodigiana di 48 anni, appassionata di volo, che ieri pomeriggio è stata soccorsa in un campo, tra l’impianto sportivo e la trafficatissima via Toscana in zona San Bernardo. Alla fine se l’è cavata con un trauma alla gamba, con sospetta frattura del perone. Un terribile infortunio, avvenuto sotto gli occhi di numerose persone, che in quel momento erano sugli spalti per assistere alla partita e che hanno raccontato quello che è successo. La donna era infatti in volo sopra San Bernardo, insieme ad un amico, entrambi appassionati di ultraleggeri. Tecnicamente si tratta di un motore ausiliario da abbinare al parapendio, un’ala a tutti gli effetti derivata dal paracadute da lancio. E, imbragati di tutto punto a queste ali motorizzate, i due dalla zona della Muzza stavano “veleggiando” sulla città. Proprio a San Bernardo, appena dopo le 15.30 sembra siano però iniziati i problemi. I testimoni, presenti sugli spalti del campo da calcio, hanno riferito di aver visto i due parapendii volare all’altezza di trenta metri. Abbastanza rumorosi e, per questo motivo, in tanti hanno sostenuto che probabilmente si è spento il motore di uno dei due “super-leggeri” che ha perso quota silenziosamente per poi avvitarsi su se stesso e rovinare al suolo. Sono stati immediatamente composti in rapida successione i numeri del 118, del 115 e del 112. I primi a raggiungere via Toscana sono stati i vigili del fuoco con un’autopompa, insieme alla Croce rossa e alla polizia di Stato che ha eseguito i rilievi dell’incidente e posto sotto sequestro il “paramotore”. Hanno trovato la donna ferita ma perfettamente vigile e cosciente. Un attimo prima era infatti al telefono cellulare, probabilmente per tranquillizzare l’amico sull’altro paramotore che non è atterrato, rimanendo in volo sulla zona. La lodigiana è stata visitata sul posto dal personale dell’automedica. È stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Lodi per il trauma alla gamba. Un miracolo che non si sia fatta nulla di grave, forse anche per la prontezza dei suoi riflessi: è riuscita in un atterraggio di fortuna su un fazzoletto di terreno, tra il campo da calcio e via Toscana, altrimenti le sue sorti forse sarebbero state ben diverse. Ma le minime velocità del “paramotore” in fase di atterraggio e di decollo sono una garanzia di sicurezza e di facilità d’uso.

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