Il messaggio del sindaco Guerini

Un messaggio di auguri molto speciale. Il sindaco di Lodi ha celebrato ieri il compleanno della città. Lorenzo Guerini ha ricordato la ricorrenza della fondazione di Lodi, che risale a più di otto secoli fa. «Ricorre l’854esimo anniversario della fondazione di Lodi, risorta sugli spalti dell’Adda, attorno all’altura del colle Guzzone (che riecheggia nel toponimo contemporaneo della via “Colle Eghezzone”), per volere dell’imperatore Federico I di Svevia, detto il Barbarossa, che il 3 agosto del 1158, accogliendo le suppliche dei profughi di Laus (dispersi dopo la distruzione della loro antica città ad opera dei milanesi, che il lunedì di Pasqua dello stesso anno avevano letteralmente raso al suolo la rivale posta tra Sillaro e Lambro), tracciò i confini della nuova Lodi - scrive il primo cittadino del capoluogo -. Ancora oggi, a quasi nove secoli di distanza da quegli eventi, tutti i lodigiani ritrovano nella data del 3 agosto un riferimento riconosciuto e condiviso, che contribuisce a definire la nostra identità storica e la nostra appartenenza ad una comunità che continua a dimostrarsi unita e solidale, consapevole delle sue radici, protagonista del suo presente e capace di proiettarsi nella prospettiva di un futuro da costruire insieme».

Per il sindaco Guerini «soffermarsi a ricordare quel giorno di tanti anni fa, attribuendo alla data del 3 agosto il significato di una importante ricorrenza civica, è ben più di una semplice e rituale celebrazione: rappresenta, invece, l’affermazione di un patrimonio sociale e culturale che non resta confinato nella memoria e sa rinnovare costantemente il suo messaggio di unità». Nella ricorrenza Guerini ha voluto rimarcare con una dichiarazione ufficiale che quanto avvenuto rappresenta un patrimonio per tutta la comunità lodigiana: «Si tratta di un valore essenziale, sempre e ancor più in un frangente in cui il senso di comunità e la coesione sociale appaiono quanto mai determinanti per trovare motivi di fiducia che ci aiutino, tutti insieme, ad affrontare un periodo difficile, con una crisi economica e occupazionale che stenta a mitigare i suoi effetti e crea disagio ad un numero crescente di persone e famiglie. Quello del 3 agosto non è quindi il “sentimento di un giorno”, anche se comprensibilmente in questo giorno si manifesta con particolare forza e chiarezza, così come il 19 gennaio di ogni anno tutti i lodigiani si riuniscono nel nome del loro amato patrono, San Bassiano, rinnovando gratitudine e devozione nei suoi confronti. Auspico quindi che il ricordo delle vicende che hanno posto le premesse per il

lungo cammino che la nostra comunità ha percorso nella storia consolidi ulteriormente il nostro senso di appartenenza e con esso il desiderio di partecipare, collaborare e contribuire al bene comune».

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