Il mercato immobiliare si rialza

L’analisi è emersa al convegno organizzato da Assimpredil Ance che si è tenuto ieri alla

sede dell’Associazione industriali di Lodi

Dopo anni nerissimi il mercato immobiliare in provincia di Lodi inizia a mostrare qualche timido segnale di ripresa. È certamente presto per parlare di uscita dalla crisi, ma quantomeno le proiezioni sul prossimo biennio evidenziano «un dinamismo in positivo». Lo ha affermato ieri Mario Abis, presidente di “Makno-Abis analisi e strategie”, intervenendo al convegno organizzato da Assimpredil Ance presso la sede dell’Associazione industriali di Lodi.

Davanti a una folta platea di architetti e professionisti del settore, Abis ha illustrato in pillole l’Osservatorio Housing Evolution, che tratteggia la possibile evoluzione del mercato immobiliare nelle province di Milano, Lodi e Monza-Brianza. L’Osservatorio, basato su rilevamenti effettuati tra febbraio e marzo 2014 (dunque molto recenti) indica un «cambiamento di clima» spiegato da un’impennata delle intenzioni di acquisto delle abitazioni. Il termine di paragone, va ricordato, è però il triennio 2010-2012: anni durissimi nei quali le compravendite sono state davvero poche e il mercato è stato ingolfato dall’invenduto (circa 500 alloggi solo a Lodi città) e dagli immobili messi all’asta dai tribunali.

«Il dato di Lodi (la previsione di un aumento delle compravendite, ndr) - ha osservato Abis - è in linea con quanto avviene a Milano e a Monza». In provincia di Lodi chi ha dichiarato di essere intenzionato ad acquistare casa nei prossimi anni ha indicato soprattutto di essere alla ricerca di appartamenti in grandi condomini, con metrature variabili fra i 60 e gli 80 metri quadrati. Resiste tuttavia una parte della domanda che si concentra su villette e piccoli palazzi, tipologie costruttive che hanno caratterizzato in passato la “colonizzazione” del Lodigiano (specie la zona nord della provincia) da parte degli “immigrati” milanesi alla ricerca di alta qualità della vita, verde e prezzi più bassi. Abis segnala però che, rispetto alla fase pre-crisi, c’è un dato che deve far riflettere i costruttori e i professionisti lodigiani: a Milano si è interrotta la fuga dalla città e, al contrario, oggi il capoluogo lombardo è diventato un territorio che attira nuovi residenti. Nel Lodigiano la spesa media messa in preventivo da chi intende acquistare casa varia fra i 200 e i 300mila euro (a Milano le cifre aumentano). Capitolo ristrutturazioni: Abis ha segnalato la previsione di un certo «dinamismo» sebbene gli importi siano compresi nella forchetta 10-20mila euro.

A fronte di un panorama in miglioramento (almeno secondo le previsioni di Abis) professionisti e costruttori lodigiani sono chiamati a «pensare maggiormente al prodotto», mettendo in campo soluzioni che puntino su qualità, territorialità e costi competitivi. Questa l’indicazione fornita alla platea da Pierfrancesco Cecchi, coordinatore del consiglio di zona della Provincia di Lodi di Assimpredil Ance.

Dopo la presentazione dell’Osservatorio Housing Evolution, il direttore del «Cittadino» Ferruccio Pallavera ha moderato la tavola rotonda organizzata fra Ettore Dell’Era (Dell’Era Abitare Project), Stefano D’Aniello (vicepresidente associazione ArchiLodi), Chiara Panigatta (segretario dell’Ordine degli architetti della Provincia di Lodi), Paolo Sabbia (presidente della Commissione prezzi immobili della Camera di commercio di Lodi) e Riccardo Sverzellati (Gruppo giovani Assimpredil Ance).

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