Il Lodigiano perde un posto nella classifica del benessere: pesano reati e redditi
ITALIA OGGI I dati del quotidiano economico vedono la provincia peggiorare di 20 posizioni in due anni per gli indici di criminalità e di 10 per quelli di ricchezza
Una posizione in meno rispetto allo scorso anno nella classifica generale, dal 49° al 50° posto, ma con variazioni significative e di segno opposto all’interno dei singoli indicatori sulla base dei quali è stata composta. Osservare che l’indagine fresca di stampa sulla “Qualità della vita 2025” di Italia Oggi e Ital Communications (che ha incoronato Milano, Bolzano e Bologna) traccia per il territorio lodigiano un quadro di luci e ombre può sembrare banale, ma l’analisi complessiva ci dice che siamo al 2° posto nella graduatoria sulla “sicurezza sociale” e al 105° in quella su “turismo e cultura”, al 12° in quella sulla “popolazione” e all’81° in quella sulla “salute”. E che complessivamente su nove indicatori presi in considerazione, cinque sono contrassegnati da variazioni negative e tre da variazioni positive (uno solo è rimasto invariato).
Spicca il 2° posto nella graduatoria sulla “sicurezza sociale” (con un balzo in avanti di 41 posizioni rispetto al 2024) anche se, avvertono gli estensori della ricerca con riferimento al criterio adottato a livello nazionale, un vero confronto diretto con gli anni scorsi non si può fare dal momento che all’interno dello specifico indicatore il tasso di inattività giovanile è stato rimpiazzato dal dato sui NEET e sono state rimosse anche le voci legate alla pandemia, sostituite da nuovi parametri come gli omicidi stradali, i decessi per abuso di alcol o droghe e l’indice di affollamento carcerario.
Sul Cittadino in edicola domani 18 novembre i dati lodigiani, a cura di Andrea Soffiantini
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