Il lodigiano Franco Tatòal timone della Parmalat

É stato al vertice di Enel, Fininvest e Mondadori, alle spalle una lunga carriera in Olivetti. Franco Tatò aggiunge oggi Parmalat alla lista dei suoi incarichi di vertice. Lactalis, primo azionista della public company emiliana, lo ha proposto infatti per la presidenza del nuovo cda, eletto oggi e in carica un anno. Francesco Tatò, meglio noto come Franco, nasce a Lodi nel 1932 e si laurea in Filosofia all’università di Pavia.

Ventiquattrenne entra in Olivetti nel 1956: nell’azienda assumerà incarichi di vertice a partire dagli anni Settanta, guidando le controllate di Vienna, Londra e Francoforte. Dal 1984 al 1986 è amministratore delegato di Mondadori, dove tornerà nel 1991; del gruppo editoriale della famiglia Berlusconi sarà poi anche vicepresidente. Due anni dopo e per un biennio è anche alla guida di Fininvest.

La chiamata al vertice di Enel, forse tappa più importante e nota della sua carriera, avviene nel 1996. Sarà il manager degli anni del rinnovamento e della diversificazione a cominciare, nel 1998, dall’avvio dell’avventura di Wind e, due anni dopo, l’acquisizione di Infostrada. Nel 1999 accompagna l’azienda in Borsa per restare al vertice fino a maggio 2002. Dal 2010 è presidente e amministratore delegato della Mikado Film, rilevata dalla De Agostini. Nello stesso anno è liquidatore del gruppo ‘I viaggi del Ventagliò. Oggi è anche amministratore delegato dell’istituto Treccani.

E secondo indiscrezioni, Tatò è atteso a Lodi lunedì 4 luglio presso la Bpl per la presentazione dell’ultimo libro del giornalista Mario Giordano.

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