Il Covid riprende a correre nel Lodigiano: in un mese undici le vittime

I positivi salgono a quota 1.500, ma si fanno pochi tamponi

Il Covid torna a correre e cresce la preoccupazione, anche se i numeri assoluti sono ben distanti dai picchi del 2020 e del 2021. In poco più di un mese in provincia di Lodi sono morte 11 persone, quelle registrate come positive sono quasi 1.500, un numero sicuramente sottostimato a causa degli asintomatici e dei molti che evitano il tampone.

A lanciare l’allarme è stata ieri, a livello nazionale, la Fondazione Gimbe, che ha segnalato come in novembre i casi sono sostanzialmente raddoppiati, nonostante siano sottostimati. La maggiore preoccupazione, al momento, deriva dall’occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid negli ospedali. In area medica l’aumento percentuale dalla prima all’ultima settimana di novembre è stato di +58,1 per cento, mentre in terapia intensiva di +71,7 per cento. I numeri assoluti restano bassi, ma la tendenza all’incremento è evidente, e il timore è che il picco sia ancora lontano, favorito dai mesi invernali più rigidi. In tutto questo la campagna di vaccinazione va a rilento, tanto che ieri si è riunita la cabina di regia del Governo per valutare eventuali azioni di promozione, come open day o altri.

In linea con questa preoccupazione di carattere nazionale, anche i dati lodigiani rimarcano l’aumento forte dei casi. In base alle rilevazioni di Regione Lombardia, dal 27 ottobre al 30 novembre, in poco più di un mese dunque, i nuovi positivi sono stati +1.455 portando il totale dei positivi in Provincia di Lodi dal 20 febbraio 2020 a 96mila 268. L’incremento mensile di quasi 1.500 nuovi casi non si vedeva da tempo, ed è sicuramente una cifra in difetto. A preoccupare ancora di più è la mortalità: in novembre i decessi con Covid di pazienti lodigiani sono stati +11, portando il totale di morti con Covid in provincia dal 20 febbraio 2020 a 1.293. I numeri assoluti non fanno paura, ma sono i più alti dell’intero 2023. Anche a livello di occupazione di posti letto in Lombardia la crescita è evidente: in novembre i pazienti ricoverati sono cresciuti di +237 e sono ora 608, di cui ben 28 in terapia intensiva. A inizio novembre erano solo 6, con un valore quadruplicato in quattro settimane. Non c’è alcun problema di saturazione, e gli ospedali lombardi hanno ancora ampia disponibilità, ma a preoccupare è la crescita di casi, sicuramente da tenere sotto controllo nelle prossime settimane.

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