Il Comune controllerà strettamente l’istituzione

La nostra associazione fin dal maggio 2012 si è occupata del problema promovendo una raccolta di firme tra i Cittadini di Lodi a sostegno del mantenimento del controllo pubblico locale dell’Istituzione. Nel documento sottoposto alla firma abbiamo dichiarato che avremmo accettato qualsivoglia forma giuridica che soddisfacesse a questa primaria richiesta e ad altre richieste che sarebbe lungo elencare e che sono state tutte accolte nella delibera del Consiglio Comunale.

Fatta questa doverosa premessa entriamo nelle ragioni del contendere. Negli ultimi giorni si è assistito ad un fuoco di fila di notizie inesatte, errate e comunque fuorvianti e destabilizzanti per gli Ospiti residenti e i parenti.

Esaminiamone alcune.

- la proprietà della Casa di Riposo.

Sull’argomento, soprattutto tra gli Ospiti ed anche tra alcuni dei dipendenti, regna la confusione. La vulgata popolare ne attribuisce la proprietà al Comune. Nulla di più sbagliato. L’Asp Santa Chiara, come peraltro prima l’Ipab Santa Chiara, è padrona di tutti i beni, le attrezzature e le riserve ordinarie e straordinarie. È padrona di se stessa.

Fatta chiarezza sulla proprietà, è importante e risolutivo stabilire chi la controlla. In questo momento l’Asp Santa Chiara è diretta da un Consiglio di Amministrazione nominato per 4 membri dal Comune e 3 dalla Regione. Il Cda a sua volta elegge, tra i nominati dal Comune, il Presidente che è il Legale Rappresentante dell’Ente.

Il Cda nomina il Direttore Generale che risponde al Presidente ed al Cda. Quindi, possiamo dire, che Santa Chiara, se pur per interposte persone in assoluta autonomia operativa, è strettamente controllata dal Comune.

Applicando la nuova legge non esisterebbe più il Consiglio di Amministrazione ma vi sarebbe un Consiglio di indirizzo ed un Presidente con pochi poteri decisionali. ll Direttore, Legale Rappresentante dell’Ente, nominato dal Presidente della Regione, per ovvi motivi, riferirebbe direttamente alla in Regione Lombardia. Il Consiglio di Indirizzo, privo di ogni legale rappresentanza, conterebbe come il due di picche con briscola a spade. Nulla.

Senza colpo ferire la Regione diverrebbe padrona in casa nostra. Credo che visti gli ultimi esempi di corretta gestione della Regione l’avvenire di Santa Chiara potrà essere assicurato solo dalla Santa stessa, quella in Cielo.

- Il Personale, suo inquadramento. Non riusciamo a capire perché, pur di mantenere lo status di “pubblico”, esso voglia affrontare l’avvenire con un referente poco affidabile quale la Regione, che, in forza della Legge Regionale n. 1 del 2003, potrebbe cambiare, sicuramente in peggio, il contratto di lavoro vigente. Il Comune di LODI controllerà strettamente e irrevocabilmente Santa Chiara nominandone tutti e sei i Consiglieri di Amministrazione e, tra questi, il Presidente. Nello Statuto della Fondazione si sancisce il trascinamento dell’attuale Contratto Regioni ed Enti Locali al Personale in servizio ed anche a quello che verrà assunto in futuro. Inoltre l’Asp, dopo due anni di bilancio in deficit, potrebbe essere commissariata e consegnata ad una Fondazione privata, questa volta nel senso stretto della parola.

Altri motivi per cui non vogliamo la nuova Asp:

- il rischio per il mantenimento della Lodigianità,

- l’arrivo di un direttore che, a parte ogni discorso economico, può pervenire da ovunque,

- la sicura discontinuità della linea gestionale (vedasi il continuo cambiamento dei direttori in Asl, ove vige lo stesso sistema che si vorrebbe importare a Santa Chiara),

- il possibile cambiamento di linea nelle ammissioni degli Ospiti. L’attuale privilegia i Lodigiani,

- il rischio obiettivo di perdere il controllo del patrimonio,

- il rischio che, sull’esempio di quanto accaduto nelle Asl, si moltiplichino le cariche istituzionali (Asl, A.O., Assi) etc.,

Per tutte le motivazioni su elencate noi abbiamo deciso di appoggiare le deliberazioni del Comune che prevedono l’Istituzione di una Fondazione che di privato ha sol o la veste giuridica, ma che rimarrà sotto il controllo, di fatto inalienabile, del Comune di Lodi.

Più pubblico di così!!!

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