Il chiostro dell’ospedale Vecchio di Lodi torna a splendere

Il chiostro del Quattrocento, nel vecchio ospedale di Lodi, è tornato a splendere. Le antiche formelle in cotto, i cornicioni, le colonne e i porticati hanno riacquistato il fascino di sempre. Con un finanziamento di 200mila euro e oltre un anno di lavori, il piccolo gioiello di piazza Ospitale, che un tempo ospitava la farmacia, è rinato. Il 12 settembre, grazie a un’iniziativa dei Lions, sarà possibile partecipare a una visita guidata. Questi ultimi giorni sono dedicati ai piccoli ritocchi, il cambio dello sportello del pozzo e la pulizia delle parti che si sono sporcate in occasione del cantiere. A realizzare i lavori è stata la Ara restauri di Acqui Terme. Il legale rappresentante dell’impresa Corrado Mannarino e l’architetto dell’Ats (ex Asl) Giuliano Zani ora sono soddisfatti. Il vecchio ospedale, fondato dal vescovo Pallavicino nel 1400, nei giorni scorsi, è passato di proprietà all’Asst (ex Azienda ospedaliera), ma i lavori sono stati condotti grazie ai 60mila euro della Fondazione Comunitaria (30 dei quali del Comune) e 140mila del fondo di rotazione della Regione.

«La pavimentazione del quadrilatero, prima in asfalto - spiegano Zani e Mannarino - è stata rifatta con un acciottolato. Anche il sottoportico, prima in asfalto, su indicazione della soprintendenza, è stato riproposto in cotto fiorentino. L’operazione principale ha riguardato la pulitura e il consolidamento, sia della parte superiore, risalente all’800, che di quella inferiore quattrocentesca. Quest’ultima era stata ricoperta di una superficie in cera e, in alcuni casi, abbiamo preferito non insistere troppo con la pulizia. Il nero era penetrato all’interno e un’azione troppo aggressiva avrebbe potuto ledere il cotto. Il chiostro era in condizioni disastrose, c’erano dei distacchi e uno strato molto spesso di crosta annerita dalle polveri atmosferiche. Abbiamo voluto poi che si vedesse la differenza tra la parte più chiara dell’800 e quella del 400. L’occhio più attento deve poter leggere le differenze». Tra i nuovi interventi, oltre a quelli della pavimentazione, è stata realizzata l’illuminazione notturna a terra che renderà luminoso l’interno del chiostro, facendo risaltare le forme delle pregiate decorazioni. I lavori più tecnici, spiega Zani, hanno riguardato anche un raffinato sistema di manutenzione idraulica che ha tolto l’umidità prima presente sulle pareti. Il tutto recuperando gli antichi pluviali a muro che erano completamente pieni di sabbia. Anche la tinteggiatura grigia del porticato ha il suo valore. «Possiamo notare - spiega l’architetto - la morbidezza dei passaggi di luce sui voltini e il contrasto del rosso del cotto con il bianco delle colonnine». I puttini degli archi, le decorazioni floreali e le formelle con la colomba, emblema dell’ospedale, hanno ritrovato il loro splendore. «L’aspetto finale è quello di un ambiente austero e pulito».

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