Il censimento provinciale “fotografa” un branco: ecco come i lupi hanno preso casa nelle campagne del Lodigiano

In nove gravitano lungo l’Adda, sorvegliati dalle guardie di palazzo San Cristoforo

La certezza che i lupi hanno preso casa anche nel Lodigiano arriva dalla polizia provinciale di Lodi. Nel rapporto reso noto a un mese dall’apertura della caccia, infatti, Palazzo San Cristoforo ha dato comunicazione di un branco di 9 esemplari che gravitano lungo l’Adda e che le guardie provinciali tengono sotto controllo. Non è un caso, quindi, che la Provincia di Lodi sia stata inserita nel progetto “Life WolfAlps EU” per il monitoraggio del lupo, che dalle Alpi è sceso in Pianura e arriva ad avventurarsi vicino ai centri abitati. Per lo meno quelli più piccoli, dove il nucleo delle case è a pochi passi dalle campagne. Massimiliano Castellone, responsabile del servizio di polizia locale provinciale, è stato nominato referente provinciale. E con lui collabora l’assistente scelto Alberto Pedrazzini.

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Un’altra presenza sempre più indiscreta nel Lodigiano è quella dei cinghiali. E in questo senso ha fatto molto discutere il via libera all’emendamento di Fratelli d’Italia per consentire gli abbattimenti di fauna selvatica per motivi di sicurezza anche in città. Il caso emblematico e da cui nasce l’urgenza di un provvedimento, è la Capitale. Le immagini di cinghiali che rubano il cibo dai cassonetti straripanti di rifiuti a Roma, infatti, non fa quasi più notizia. In particolare l’emendamento targato FdI punta all’adozione di un Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile “mediante abbattimento e cattura”. Che riguarda quindi non soltanto i cinghiali ma anche lupi e volpi. Nel Lodigiano le segnalazioni di automobilisti e agricoltori testimoniano la presenza crescente di tutte e tre le specie selvatiche. Ma c’è chi non manca di osservare, e lo ha fatto lo zoologo Luca Canova sulle colonne di questo giornale, come «mettere nello stesso sacco cinghiali, lupi, volpi e orsi crei confusione, perché lupi e orsi sono specie particolarmente protette e non costituiscono un’emergenza nazionale». Dunque sì agli abbattimenti purché ragionati, ammonisce l’esperto

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