IL CASO Scade il contratto, neo-mamma in allattamento lasciata a casa

Il sindacato Filtcem Cgil sulle barricate per una lavoratrice della Technogenetics

Lavoratrice madre ancora in allattamento lasciata a casa alla scadenza del contratto a tempo determinato, Filtcem Cgil sulle barricate: «Da Technogenetics tante parole sul lavoro al femminile, poi le neomamme sono lasciate a casa». Ma dall’azienda, che ha sede in Lodi San Grato, non ci stanno: «Concluso il supporto per cui la lavoratrice era stata assunta a tempo determinato, come lei anche altri nella stessa situazione».

La vicenda è esplosa a fine aprile, alla scadenza del contratto a termine della lavoratrice. Già un anno fa, in piena maternità, il contratto era arrivato a scadenza, e all’epoca la mobilitazione del sindacato aveva portato alla proroga di un anno. Ma questa volta, con la lavoratrice ancora in allattamento, non c’è stato nulla da fare. «È tutta solo una questione di diritti - dice Emanuele Caravello della Filtcem Cgil -. La lavoratrice l’anno passato ha fatto valere un suo diritto, e oggi l’azienda la lascia a casa, senza curarsi dell’attenzione a quel lavoro femminile che dice di tenere in massima considerazione. Addirittura, si profila l’ipotesi di un asilo aziendale, ma chi ci mettono se tanto le mamme poi sono lasciate a casa? Peraltro, prima della scadenza del contratto la lavoratrice ha visto chiuso il proprio account e la mail. È con rammarico che registriamo con in fase di assunzione l’azienda proclami tutta la sua attenzione alle persone, ma poi nei fatti si dimostri distaccata e senza interesse. Valuteremo la situazione con gli uffici legali, pronti a far valere i diritti della lavoratrice se ci sarà anche solo un appiglio tecnico-normativo». Anche la Cisl, pur con altri toni, esprime rammarico: «Al di là della vicenda specifica, dal nostro punto di vista la questione è generale: se si parla tanto di attenzione al lavoro femminile, si è persa una buona occasione per dimostrare che è reale e trova riscontro effettivo nelle aziende», dice Stefano Priori della Femca Cisl.

L’azienda ha registrato nel 2022 un calo di fatturato di 25 milioni, e accanto agli investimenti (in corso i lavori per il nuovo magazzino), ha avviato anche una revisione delle spese. «Ci sono anche altri lavoratori con contratto in scadenza, e il supporto che era richiesto loro per uno specifico obiettivo è terminato – fanno sapere da Technogenetics -. Oggi purtroppo l’azienda non è in grado di mantenerli per una questione di equilibrio gestionale. Stiamo lavorando per poter avviare una nuova fase di sviluppo, e abbiamo la responsabilità di 140 persone, di cui il 64 per cento donne. Già l’anno scorso potevamo non rinnovare il contratto, ma era stata fatta un’eccezione perché era in maternità. Quest’anno non siamo nelle condizioni. Si vuole montare un caso dove un caso non c’è».

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