IL CASO Da Boffalora a Lodi in carrozzina,
un autentico percorso a ostacoli. La testimonianza di Francesco Broglia: «In alcuni tratti mi devo fermare e aspettare
che qualcuno mi aiuti»

Buche, avvallamenti, “gradini”, pozzanghere e asfalto groviera lungo i tre chilometri del tragitto

Dopo oltre 3 chilometri di percorso sulla sua carrozzina, capita che debba fermarsi e aspettare che qualcuno passi di lì per aiutarlo. L’ultima volta ha aspettato un quarto d’ora, fermo all’uscita della ciclabile in arrivo da Boffalora nei pressi del ponte sull’Adda, a ridosso dell’inizio di via Cavallotti. A impedirgli di proseguire in autonomia, c’è un una sorta di gradino tra l’asfalto e il percorso in ghiaietta. Niente che possa scoraggiare chi in autonomia si sposta su una sedia a rotelle tra Boffalora e il centro di Lodi o, ancora più in là, verso il palazzetto dello sport, per assistere alle partite di hockey dell’Amatori, ma comunque un ostacolo e una battuta d’arresto. Non l’unica del percorso.

Arriva da Francesco Broglia, residente a Boffalora, che raggiunge spesso la città in autonomia in sedia a rotelle, la denuncia sulle difficoltà vissute e sugli ostacoli che incontra nel percorso che affronta in modo costante. «Solo una segnalazione per permettere di risolvere quella che è una criticità per me e per chi si sposta sul percorso con una carrozzina - spiega Broglia - : oltre agli avvallamenti, che si allagano nei giorni di pioggia, rendendo il percorso in alcuni punti impraticabile perché le pozze occupano tutto il percorso, arrivato a Lodi mi trovo davanti a quel gradino che non posso tentare di oltrepassare da solo e allora mi tocca aspettare che passi qualcuno e chiedere un aiuto a oltrepassare quel punto». Perché nel tentativo di affrontarlo in avanti o indietro, potrebbe ribaltarsi. Altra difficoltà registrata nei suoi percorsi verso il centro storico, è quella su una delle due rampe ciclopedonali che permettono l’accesso ai percorsi lungo il ponte, dissestata e caratterizzata da un asfalto ammalorato. «Spesso sono accompagnato e il problema non si pone, ma quando mi sposto da solo la situazione si complica».

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