Il Broletto mette in tasca un milione

Un avanzo di amministrazione record in tempi di crisi

Un bilancio che mette in cassaforte oltre 1 milione di euro. A tanto ammonta il risparmio del Broletto sui conti del 2011. I numeri sono stati presentati ieri in consiglio comunale di Lodi. Il consuntivo ha scatenato un largo dibattito, durato fino alle 22. «Visto che avete un avanzo di amministrazione, allora non si alzino le tasse e la nuova imposta sulla casa sia ai livelli più bassi possibili», suggerisce l’ex candidato sindaco del centrodestra e ora componente del gruppo misto, Sergio Tadi. E il sindaco Lorenzo Guerini ha ribadito con orgoglio i risultati raggiunti: «I nostri conti sono sani e ben tenuti. Non abbiamo aumentato le tasse e il livello dei servizi non è stato tagliato, soprattutto sul fronte sociale». Alla fine il provvedimento è passato con 25 favorevoli e 14 contrari (Pdl, Lega, gruppo misto e Insieme per il Lodigiano).

Ad entrare nel merito dei conti ci ha pensato l’assessore, Giambattista Pera, che ha proiettato sugli schermi tabelle e numeri. «Abbiamo ottenuto un avanzo di amministrazione di 1 milione e 258mila euro - calcola -. Da esami accurati, la pressione fiscale è in linea con quella degli scorsi anni. È stato un anno non facile il 2011. Siamo riusciti a rispettare il patto di stabilità, ovvero i vincoli di spesa fissati dal governo». Per puntellare le scelte compiute della giunta è intervenuto Antonio Bagnaschi della Federazione della sinistra, che si è complimentato per gli obbiettivi raggiunti sul piano finanziario. «Questi conti sono un piccolo miracolo, di fronte ai tagli ai trasferimenti che hanno subito tutti i Comuni e Lodi - afferma -: non bisogna dimenticare che non abbiamo tagliato i servizi». E Gianmaria Mondani del Pd ha rimarcato lo sforzo compiuto per tenere i conti in ordine: «Bisogna considerare che abbiamo anche ridotto l’indebitamento dell’ente».

Per Melissa Azzurrino del gruppo di maggioranza “Lodi con Guerini” il merito dell’amministrazione è rappresentato dalle grandi opere realizzate, tra cui argini e l’imponente nuovo palazzo della biblioteca Laudese.

Tutte tesi che sono state bocciate e duramente contestate dai banchi dell’opposizione. Bordate da Lorenzo Maggi del Pdl: «Il fallimento del bilancio sta in due numeri: spese correnti che aumentano del 3 per cento, investimenti che crollano del 34 per cento». Nel mirino è stata posta anche la cessione, che risale ancora all’anno scorso, dell’immobile sede dell’Inps ad Astem. «Ormai la ex municipalizzata è stata costretta ad assorbire tutto. Il piatto forte del bilancio è stato il flop dell’alienazione del patrimonio immobiliare dell’ente», attacca Salvatore Zireddu del gruppo di centrodestra “Insieme per il Lodigiano”. Infine Alberto Segalini (Lega): «Non vediamo grandi opere e sono tanti i problemi della gente non risolti».

È passato anche all’unanimità il permesso di costruire per il complesso immobiliare di proprietà della fondazione Maria Cosway, situato in via Paolo Gorini. Di fronte a molti familiari, che hanno riempito le sedie riservate al pubblico nell’aula del Broletto, sono stati anche commemorate due figure scomparse di recente: il poliedrico artista Pierantonio Manca e una delle colonne per l’ospedale, il medico Antonio Cascone.

Mat. Bru.

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